I lavori in commissione Bilancio alla Camera si sono arenati, portando a un rinvio dell’approdo in Aula della nuova manovra finanziaria. Il presidente della commissione, Giuseppe Mangialavori, ha annunciato che la discussione proseguirà solo lunedì dopo una sospensione necessaria per la presentazione degli emendamenti governativi. Originariamente prevista per il giorno stesso, tale presentazione è rimasta in sospeso, attirando critiche e perplessità da parte delle opposizioni.
Chiara Braga, capogruppo del Partito Democratico, ha espresso forte disapprovazione per la gestione dei tempi e delle procedure, suggerendo un deterioramento del dialogo istituzionale. Da parte sua, la relatrice di Fratelli d’Italia, Ylenja Lucaselli, ha chiesto scusa per i ritardi, promettendo che tutti i dettagli degli emendamenti saranno discussi e chiariti nella sessione di lunedì.
Intanto, la rivelazione di alcuni dettagli cruciali della manovra ha suscitato interesse e dibattito. Tra le novità principali si annota una sensibile modifica alla tassazione sulle criptovalute, che scenderà al 26% nel 2025, contrariamente alla precedente proposta di aumento al 42%. Questa variazione mira a creare un ambiente più favorevole per gli investitori in questa volubile asset class, pur prevedendo un nuovo aumento al 33% a partire dal 2026.
Un’altra significativa modifica riguarda l’Ires, l’imposta sul reddito delle società. Proposto un taglio di quattro punti percentuali della stessa, a condizione che le imprese reinvestano nell’economia reale almeno l’80% degli utili accumulati entro la fine del 2024. Tali fondi dovranno essere destinati all’acquisizione di beni strumentali nuovi, incentivando così un circolo virtuoso di reinvestimento e sviluppo industriale.
Il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, ha sottolineato l’efficacia di tali misure, spiegando che gran parte dei contribuenti che hanno aderito alle nuove direttive fiscali mostrano un emergere dal sommerso, indicando un successo nell’intento di far emergere risorse non ancora dichiarate.
In aggiunta, la manovra prevede il rifinanziamento del fondo per la morosità incolpevole con ulteriori 10 milioni di euro e introduce un nuovo fondo di 70 milioni di euro destinato a supportare la partecipazione dei lavoratori ai risultati delle imprese. A questi si aggiunge il “Fondo dote famiglia”, che con uno stanziamento di 30 milioni di euro per il 2025, intende supportare le spese per attività sportive e ricreative dei bambini tra i 6 e i 14 anni in famiglie con Isee inferiore a 15mila euro.
Completano il panorama delle novità una web tax limitata alle grandi aziende con ricavi superiori ai 750 milioni di euro, incentivi per l’acquisto di elettrodomestici e modificazioni nel regime fiscale dei giochi e delle scommesse.
Le prossime sedute in commissione saranno cruciali per determinare la fattibilità e l’impatto effettivo di queste proposte, in un ambiente politico che sembra sempre più polarizzato. Resta da vedere se tali misure saranno accolte come soluzioni efficaci alla crescente necessità di innovazione fiscale e sostegno economico o se saranno osteggiate dalle dinamiche parlamentari più ampie.
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