Continua il dibattito politico sul tema del bilancio del Comune di Cremona. Dopo gli affondi di Lega e Forza Italia, non si fa attendere la replica della maggioranza in consiglio comunale.
“E’ noto che la miglior difesa e’ l’attacco, ma le dichiarazioni di alcuni partiti del centrodestra sul bilancio comunale diventano paradossali” commentano Roberto Galletti e Roberto Poli, rispettivamente segretario cittadino e capogruppo del Pd. “Capiamo la necessità di difendere a spada tratta il Governo di destra, ma sarebbe opportuno almeno non nascondere la realtà. E la realtà è che la Legge di Bilancio in definizione comporta un taglio consistente ai Comuni e un irrigidimento di alcune norme di spending review che rendono sempre più complicato far quadrare i conti”.
“Ma nonostante la scelta del Governo che rischia di avere conseguenze sui cittadini, il bilancio comunale di previsione 2025 riesce a minimizzare gli effetti salvaguardando i servizi e non incidendo sul fronte delle tasse e delle tariffe, ad eccezione di alcuni incrementi sui servizi cimiteriali e dalla riduzione di alcune agevolazioni sull’Imu” proseguono gli esponenti Dem.
“Per il resto tasse e tariffe non presentano alcun rialzo e per molti servizi i costi risultano molto bassi, quali ad esempio la tariffa rifiuti che è tra le più basse in Italia, precisamente al terzo posto tra i capoluoghi secondo quando riportato dal recentissimo report di Cittadinanzaattiva. Così come restano molto bassi i costi per le scuole, a partire dalle rette degli asilo nido e delle mense scolastiche, peraltro di eccellente qualità e sempre ai primissimi posti da anni nella classifica redatta da Foodinsider.
In relazione alle scuole è stato scelto di mantenere un forte investimento sulla scuola garantendo a tutti accesso a costi contenuti. Per questo troviamo paradossale la polemica della Lega sul tema, peraltro proprio da chi quando era al governo della città aveva incrementato i costi dei nido portandoli allo svuotamento e aveva invece incrementato i contributi alle scuole private. La lieve riduzione del contributo alle scuole private del 2025 è dettata dalla necessità di limare le spese, ma non modifica il riconoscimento del Comune del ruolo dei soggetti privati nella funzione pubblica.
Infine troviamo risibile la polemica sui Cds delle società partecipate del Comune in quanto l’ampliamento non determina alcun incremento dei costi. Anche in questo caso le posizioni di parte del centrodestra sono dei tentativi maldestri di distrarre l’attenzione da un problema tutto interno alla loro coalizione che non riesce a trovare un minimo accordo per indicare dei nomi condivisi per rappresentare le minoranze nell’ambito dei consigli di amministrazione.
In conclusione invitiamo ad evitare bugie e polemiche sterili a concentrarsi sui dati del bilancio comunale che dimostrano un fortissimo impegno nello sviluppo della città: parliamo di oltre 35 milioni di euro di investimenti per il 2025 che comprendoni sia grandi progetti che modificheranno il volto di intere aree della città (vedi il progetto Giovani in centro) sia interventi straordinari di riqualificazione e manutenzione straordinaria di strade, aree verdi e immobili pubblici” concludono Poli e Galletti.
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