E’ stato firmato il Piano Città degli immobili pubblici di Cagliari, un patto istituzionale per la valorizzazione storica, culturale e funzionale degli asset pubblici in chiave di sostenibilità economica, sociale e ambientale.
L’accordo è stato sottoscritto dal direttore dell’Agenzia del demanio, Alessandra dal Verme, dalla presidente della Regione, Alessandra Todde, dal sindaco di Cagliari e della città metropolitana, Massimo Zedda, dal rettore dell’Università degli studi di Cagliari, Francesco Mola, e dal presidente dell’Autorità del sistema portuale del mare di Sardegna, Massimo Deiana.
Tra gli obiettivi principali: rigenerare, con soluzioni innovative e sostenibili, i grandi compendi del patrimonio immobiliare pubblico, riqualificare la laguna, le saline e il patrimonio storico artistico, promuovere i servizi turistici, con attenzione al punto di forza del porto, migliorare la qualità e la sostenibilità dell’ambiente urbano e i servizi al cittadino.
Ogni punto dell’accordo è volto a mettere l’utenza, la pubblica amministrazione e le persone al centro delle progettualità per migliorare benessere, inclusione sociale e trasformare il patrimonio immobiliare pubblico in un motore di sviluppo per la città.
In quest’ottica si intende potenziare la formazione e la ricerca sviluppando le residenze universitarie, attraverso il recupero di immobili pubblici dismessi o abbandonati, e creando centri di attrattività per giovani, studenti, famiglie e cittadini. Sul fronte della sostenibilità ambientale, l’accordo prevede la riduzione del consumo di suolo, l’aumento delle aree verdi, delle risorse naturali e delle aree protette, la soluzione di alcune emergenze naturalistiche del territorio.
Un esempio della visione e degli obiettivi del Piano è il progetto di riqualificazione degli ex magazzini Aeronautica di via Simeto, una struttura di archeologia industriale che sorge sul sito del primo insediamento della città di epoca punica dal quale si scorgono le saline, destinati a ospitare il nuovo polo dell’Agenzia delle entrate e un mix funzionale per l’apertura alla cittadinanza.
«Gli obiettivi del Piano, definiti in sintonia con il comune, sono quelli di far emergere attraverso le azioni di riqualificazione degli immobili pubblici, la vocazione naturale del territorio, la laguna, le saline, la posizione sul mare, di promuovere il turismo valorizzando come punto di forza il porto, di tutelare i caratteri identitari del luogo con attenzione al grande patrimonio storico-artistico della città. Non mancheremo di favorire nuovi servizi territoriali attraverso il recupero dei beni inutilizzati – ha dichiarato il direttore dell’Agenzia del demanio, Alessandra dal Verme -. La sinergia tra l’Agenzia e le istituzioni del territorio rappresenta una grande opportunità per supportare il comune a costruire una “Cagliari di tradizioni che si apre al futuro”, una città dove mare, natura, storia e tradizione si fondono, creando un fascino che affonda le sue radici nel paesaggio.»
«La firma del Piano di città degli immobili pubblici di Cagliari rappresenta un primo passo concreto verso la valorizzazione storica, culturale e funzionale del patrimonio pubblico, con un approccio improntato alla sostenibilità economica, sociale e ambientale – ha dichiarato la presidente della Regione, Alessandra Todde -. L’obiettivo è restituire centralità a beni spesso trascurati, trasformandoli in risorse preziose per la collettività. Grazie alla collaborazione con l’Agenzia del demanio, intendiamo sviluppare una visione che unisce tradizione e innovazione, preservando il valore storico degli asset pubblici e rendendoli un motore di sviluppo urbano e sociale, con ricadute positive per l’intera comunità.»
«Inizia un percorso, tanto atteso e al tempo stesso fondamentale, per l’uso intelligente del patrimonio pubblico da parte di tante istituzioni coinvolte nel Piano città – ha dichiarato il sindaco di Cagliari e della città metropolitana, Massimo Zedda -. Immobili, luoghi, spazi da ripensare, riutilizzare e riconvertire in un processo che porterà sia alla valorizzazione degli edifici esistenti sia al miglioramento nell’erogazione dei servizi alla collettività.»
«La firma del “Piano di città degli immobili pubblici di Cagliari” rappresenta un segno concreto dell’impegno degli enti sottoscrittori verso il territorio e la comunità, con l’obiettivo di promuovere un modello di collaborazione attiva e sostenibile – ha dichiarato il rettore dell’Università degli studi di Cagliari, Francesco Mola – Si tratta di un’importante opportunità per l’ateneo, in un momento di forte crescita dell’offerta formativa e dell’intera comunità accademica con l’obiettivo di attrarre sempre maggiori studenti. Ringrazio tutte le parti coinvolte per il lavoro svolto e per la visione condivisa di una comunità più coesa e solidale. Continueremo a perseguire iniziative che rafforzino il legame tra la nostra istituzione e il contesto urbano, nella convinzione che una collaborazione virtuosa tra Università e società civile possa generare benefici duraturi per tutta la comunità.»
«Abbiamo accolto e sottoscritto con particolare favore l’accordo promosso e presentato quest’oggi dall’Agenzia del demanio – spiega Massimo Deiana, presidente dell’Autorità del sistema portuale del mare di Sardegna -. Un esempio di leale e proficua collaborazione sinergica tra enti, mirato ad una valorizzazione sostenibile e consapevole del patrimonio pubblico che, oltre alla mera salvaguardia e riqualificazione di importanti aree ed edifici, avrà importanti ricadute economiche e sociali per la collettività.»
Il Piano Città degli immobili pubblici di Cagliari riguarda un primo portafoglio immobiliare composto da 16 beni, di cui sette di proprietà dello Stato, quattro della Regione, uno della ASL, uno dell’università, uno dell’INPS e due complessi immobiliari in comproprietà tra enti pubblici e soggetti privati.
Tra gli immobili di proprietà dello Stato figurano: gli ex magazzini Aeronautica di via Simeto, destinati al nuovo polo dell’Agenzia delle entrate; la caserma Livio Duce (ex Cascino), che diventerà la sede unica del Comando provinciale dell’Arma dei carabinieri; l’ex carcere di Buoncammino, che ospiterà amministrazioni pubbliche, il Museo della memoria carceraria e le altre destinazioni che emergeranno dai lavori del Tavolo tecnico politico operativo che sarà istituito dopo la sottoscrizione dell’accordo; l’Ospedale militare di via Azuni, in uso al ministero della Difesa, accoglierà, in una sua porzione, anche la stazione dell’Arma dei carabinieri di Stampace; gli uffici ex Indire di via Galassi, destinati all’Istat; la sede del Comando generale della Capitaneria di Porto di via dei Calafati, oggetto di lavori di efficientamento energetico e l’edificio dell’Avvocatura distrettuale dello Stato di via Dante, per il quale verranno eseguiti interventi di riqualificazione.
Tra i beni di proprietà della Regione, sono stati individuati l’ex recinto fiscale (località La Palma), l’ex Enalc Hotel di via XXVIII Febbraio, l’ex deposito carburanti di Monte Urpinu e l’ex Cisapi Mulinu Becciu.
Sono inclusi nel portafoglio immobiliare anche parte della città della salute di via Romagna, di proprietà della ASL che sarà destinata a sede dei NAS, villa Melis in viale Diaz di proprietà dell’Università e l’immobile di via Grandi dell’INPS, dove sarà trasferita la Giustizia minorile. Inoltre, sono presenti i complessi immobiliari situati in viale La Playa, via Riva di Ponente e via Roma, appartenenti alla Regione, allo Stato, al Comune, a RFI e altri soggetti privati, insieme al distretto velico “Città della vela” di Marina Piccola, di proprietà della Regione, dello Stato e del Comune.
La firma del Piano Città segna una svolta nella rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico, restituendo dignità e funzionalità a spazi di inestimabile valore e offrendo concrete prospettive di crescita per la città.
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