In un video di 4 minuti l’esortazione ai dipendenti: «Siamo troppo lenti, siate più autonomi nelle decisioni». Domani l’incontro con i sindacati
«Cari colleghi, cari amici, avrete certamente visto tutte le nomine e gli incarichi decisi in questa settimana di grandi cambiamenti per la nostra organizzazione. Non intendo commentarli, ma voglio trasferire lo spirito di questi cambiamenti: e quindi dove siamo e dove andiamo». A dieci giorni dalle dimissioni dell’ex Ceo Carlos Tavares, il capo Europa di Stellantis Jean- Philippe Imparato ha inviato a tutti gli impiegati, quadri e dirigenti, un video messaggio per spiegare la nuova rotta del gruppo franco-italiano presieduto da John Elkann.
«Numero uno: non siamo in crisi, siamo solidi. Numero due: dobbiamo vendere più auto, ricambi, servizi e finanziamenti perché abbiamo bisogno di sviluppo», ha affermato il manager francese, già ad di Peugeot prima della fusione con Fca e poi di Alfa Romeo, osservando tuttavia che «oggi siamo troppo lenti, perché siamo un’organizzazione complessa».
«Nessun impianto verrà chiuso»
Imparato, che ha confermato due giorni fa la centralità dell’Italia per Stellantis e che nessun impianto verrà chiuso, ha poi sottolineato che il gruppo deve andare verso una semplificazione dei processi, quindi cambiare il modo di lavorare e soprattutto l’atteggiamento dei dipendenti.
La sferzata ai dipendenti
«Per questo ho scelto Luca Napolitano come responsabile delle vendite di tutti i marchi del gruppo. Tutti i brand sono così allineati». Ma non basta. Imparato chiede più capacità di delegare e allo stesso tempo più autonomia nelle decisioni. E ha sferzato i dipendenti: «Non voglio più firmare fogli per ogni decisione da prendere. Siete adulti, assumetevi responsabilità, conoscete il vostro lavoro meglio di me. Se un’azione è buona per il cliente, per il gruppo e per il brand, decidete, per favore. Se lo farete io vi supporterò, perché abbiamo bisogno di una organizzazione snella ed efficace. Ce lo chiedono i clienti», ha detto il top manager augurando «buon divertimento» ai dipendenti perché «lavoriamo nel gruppo più bello del mondo e in uno settori più interessanti».
L’incontro a Torino con i sindacati
Giovedì a Torino il top manager francese proverà a convincere i rappresentanti dei lavoratori, i sindacati metalmeccanici, del cambio di rotta di Stellantis dando corpo e prospettive all’intervista rilasciata alla Rai in cui ha affermato che Mirafiori tornerà a produrre 100 mila vetture l’anno, con la nuova 500e e la 500 ibrida. I
In ballo ci sono diverse questioni aperte che riguardano gli operai e il grande assente di oggi a Mirafiori: il lavoro. Venerdì azienda e sindacati firmeranno l’accordo per altra cassa integrazione a Mirafiori, si parla almeno di 6-7 mesi di contratti di solidarietà nelle Carrozzerie. Resta aperta la vicenda dei 250 lavoratori ex reparto mascherine a cui scadrà la cassa a fine gennaio, e non più rinnovabile. Sul fronte del piano industriale, Imparato ha parlato di Mirafiori come casa della Fiat 500 senza però citare Maserati, la cui produzione si è quasi azzerata, ai minimi storico e con i progetti di nuove vetture (come la nuova Berlina) congelati. Andrà definita anche l’allocazione della piattaforma Stla Small che produrrà le piccole utilitarie del gruppo a partire dal 2026.
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