Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa del Procuratore Distrettuale, Maurizio Cardea:
“I Finanzieri del Comando Provinciale di Potenza in data odierna hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, disposta dal GIP di Potenza, su richiesta di questo Ufficio giudiziario, nei confronti di due persone accusate, a vario titolo, di contraffazione di attestazioni formative e certificazioni scolastiche, arrecando così un danno patrimoniale astratto alla pubblica amministrazione e all’efficienza didattica del sistema “scuola” nazionale.
La decisione sulla misura coercitiva arriva all’esito dell’interrogatorio preventivo, previsto dalla recentissima riforma c.d. “Nordio” del codice di procedura penale, e trova le sue fondamenta nella gravità delle condotte poste in essere e in un solido quadro probatorio ricostruito dalla Polizia Giudiziaria ed evidenziato dal PM inquirente.
L’operazione, condotta dalle fiamme gialle del capoluogo lucano e coordinata da questa Procura della Repubblica, ha riguardato taluni soggetti, in concorso tra loro, che salvo sempre la verifica giudiziale, avrebbero prodotto e poi posto in vendita attestazioni scolastiche, apparentemente e rilasciate da note università, soprattutto telematiche, nonché da Enti di formazione regolarmente autorizzati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, senza che vi fosse stato, nella maggior parte dei casi, l’effettivo svolgimento dei relativi corsi e il sostenimento degli esami di valutazione.
Le indagini, hanno accertato che oltre 170 persone del circondario potentino hanno ottenuto falsi titoli attestanti il conseguimento di abilitazioni, qualifiche professionali o certificazioni.
Semplicissimo il modus operandi, poiché, ricorrendo alle abilità grafiche di un professionista, veniva preso un titolo originale e si procedeva con l’integrale riproduzione nelle sue caratteristiche essenziali, variandone, ovviamente, i soli dati anagrafici del discente.
Emblematico è il caso di una certificazione di conoscenza della lingua inglese, utilizzata come clichè e riprodotta in numerosi esemplari, sicché è risultato che varie decine di candidati avessero conseguito il titolo, contraddistinto da un unico numero identificativo, nella stessa data e ottenendo i medesimi risultati di valutazione degli esami sostenuti.
I titoli erano utilizzati essenzialmente da docenti in procinto di presentare o aggiornare il proprio curriculum da presentare prevalentemente a Enti scolastici per accedere ai posti di insegnante.
Ovviamente tale ricostruzione è allo stato degli atti ed è soggetta a verifica giudiziale essendo gli indagati presunti innocenti fino alla sentenza di condanna definitiva.
Le tipiche attività di polizia giudiziaria sono state affiancate dalla raccolta di prove digitali e telefoniche, dalle quali è stato possibile individuare 176 soggetti destinatari dei documenti di cui sopra, nonché di rilevare la realizzazione grafica di 339 titoli formativi ritenuti falsi, di cui una significativa parte sottoposti materialmente a sequestro.
Il GIP presso il Tribunale di Potenza, ha emesso su richiesta di quest’ufficio n. 2 ordinanze di Custodia Cautelare agli arresti domiciliari nei confronti degli indagati principali sopra richiamati per cui in attesa di giudizio definitivo, per gli indagati vige la presunzione di innocenza.
L’operazione si inserisce nell’ambito delle mansioni demandante al Corpo che tutelano gli interessi comuni alla collettività e contrastano tutti quei fenomeni distorsivi che pregiudicano il buon andamento e la reputazione della pubblica amministrazione”.
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