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La campagna per le feste di Coop dedicata alle popolazione colpite dalla guerra – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni


Alle popolazioni colpite dalla guerra in Libano, Sudan, Ucraina e Gaza: a loro è dedicata la campagna natalizia promossa dal mondo Coop e da Unicoop Firenze, in collaborazione con la Fondazione Il Cuore si scioglie e la Fondazione Noi, per sostenere Unhcr, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati che, dal 1950, in tutto il mondo, protegge e assiste le persone costrette a fuggire a causa di guerre e persecuzioni.

Fino al 9 gennaio è possibile contribuire donando alle casse di tutti i punti vendita Unicoop Firenze, su Eppela o con bonifico bancario. Le donazioni di soci e clienti verranno utilizzate dall’Unhcr per acquistare kit di aiuti umanitari destinati alla popolazione del Libano, Sudan, Ucraina e Gaza, qui attraverso la Mezzaluna Rossa. Un semplice gesto, una piccola donazione che possono salvare una vita: ogni aiuto è benvenuto.

Nel periodo delle feste, nei punti vendita Coop saranno allestite postazioni per informazioni sulla campagna e sulle iniziative delle sezioni soci Coop che organizzeranno cene, incontri e occasioni di socialità per contribuire alla raccolta a favore dell’Unhcr.

La campagna è stata presentata al Teatro del Sale, a Firenze, alla presenza di Daniela Mori, presidente del consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze e della Fondazione Il Cuore si scioglie; la mattinata ha visto la partecipazione – in collegamento da Ginevra – di Carlotta Wolf, communication officer Unhcr e di Giovanna Li Perni di Unhcr Italia, che si occupa della raccolta fondi con le aziende. Presenti in sala i rappresentanti delle sezioni soci Coop mentre, sul palco e in collegamento, si sono alternati tanti ospiti chiamati a portare la loro testimonianza sul tema della guerra e sulle guerre in corso: fra questi, Raffaele Crocco, direttore dell’Atlante delle guerre, il fotoreporter Gabriele Micalizzi e, in collegamento da Damasco, Padre Firas, Guardiano della custodia di Terrasanta a Damasco.

“Quello che vediamo succedere, giorno dopo giorno, nei tanti territori colpiti oggi dalla guerra, non può lasciarci indifferenti. L’impegno per la pace e per la solidarietà da sempre sono nel dna di Coop. Per questo abbiamo deciso di promuovere la campagna natalizia a sostegno dell’Unhcr, grazie alla quale le donazioni raccolte dai nostri soci e clienti potranno raggiungere le popolazioni colpite dalla guerra in Libano, Sudan, Ucraina e Gaza. Natale è un periodo in cui la maggior parte delle famiglie italiane si riunisce per passare dei momenti di convivialità e spensieratezza insieme. Non è lo stesso per milioni di famiglie del mondo colpite dalle guerre, a volte privati persino di beni essenziali come cibo e acqua. Anche un piccolo contributo per questi kit umanitari è un aiuto concreto per le persone che vivono sulla loro pelle la terribile tragedia della guerra ed è un gesto che trasmette un messaggio di speranza e di pace”, dichiarato Daniela Mori, presidente del consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze e della Fondazione Il Cuore si scioglie 

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“Il numero di persone nel mondo costrette a fuggire da violenze e persecuzioni ha superato la cifra record di 122 milioni – commenta Giovanna Li Perni di Unhcr Italia, che si occupa della raccolta fondi con le aziende. Si tratta di una situazione estremamente difficile perché da un lato aumentano le crisi umanitarie e mancano le soluzioni pacifiche e dall’altro, a livello globale, i fondi per gli aiuti umanitari sono gravemente insufficienti. A maggior ragione, siamo grati a Coop e Unicoop Firenze per essere ancora una volta accanto ai rifugiati con questa nuova iniziativa, che speriamo possa contribuire a sensibilizzare e a raccogliere fondi che fanno la differenza nella vita di migliaia di persone in fuga dalla violenza”.

L’azione di Unhcr

Proteggere chi fugge da conflitti e persecuzioni fornendo aiuti salvavita, acqua e cibo, un riparo, le prime cure, servizi igienici e assistenza economica. Questo fa da sempre l’Unhcr, Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati che ha lanciato un appello al mondo Coop, in uno scenario di crescente instabilità, violenza globale e di riduzione dei finanziamenti alle organizzazioni umanitarie. Nel 2023 l’Agenzia ha affrontato l’anno più impegnativo dell’ultimo decennio, con 43 dichiarazioni di emergenza, l’invio di 7,4 milioni di beni di prima necessità, per aiutare oltre 16 milioni di persone in tutto il mondo. Con il riaccendersi del conflitto in Medio Oriente, il quadro si è fatto ancora più grave. Alla chiamata dell’Unhcr ha risposto il mondo Coop che, con la campagna natalizia, permetterà di intensificare l’aiuto a chi fugge dalle guerre in quattro aree particolarmente critiche fra le tante in conflitto.

I kit di aiuti umanitari

Un’azione, quella di Unchr, che conta su una catena di approvvigionamento e una logistica in grado di assicurare una risposta ai bisogni immediati di 1 milione di persone in 72 ore dallo
scoppio di un’emergenza.

Unhcr utilizzerà i fondi raccolti per intensificare l’aiuto alla popolazione in fuga su quattro fronti: Libano: per ogni famiglia un kit di aiuti composto da 5 coperte, 5 materassini, 5 materassi, una tanica per l’acqua, una lampada solare, un set da cucina; Sudan: acquisto di tende per le famiglie sfollate; Ucraina: contributo economico per famiglia per le spese per cibo, medicine, affitto; Gaza: acqua, coperte, vestiti, taniche e materassi inviate nella Striscia attraverso la Mezzaluna Rossa egiziana

I numeri della guerra

Alla fine di giugno 2024, 122,6 milioni di persone in tutto il mondo sono state costrette alla fuga a causa di persecuzioni, conflitti, violenze, violazioni dei diritti umani o eventi che turbano gravemente l’ordine pubblico, secondo quanto riportato nel Rapporto di metà anno 2024 dell’Unchr, pubblicato lo scorso ottobre. Ciò rappresenta un aumento del 5%, pari a 5,3 milioni di persone, rispetto alla fine del 2023. Da oltre 12 anni il numero di persone sfollate con la forza continua a crescere. Alla fine di giugno 2024, 1 persona su 67 in tutto il mondo era sfollata con la forza, quasi il doppio rispetto a 1 persona su 114 di dieci anni fa. La maggior parte dei rifugiati, il 71%, è ospitata in Paesi a basso e medio reddito. Secondo le stime dell’Unhcr, a meno di rapidi sviluppi positivi in una o più situazioni di crisi di rifugiati di grandi dimensioni, il numero di persone costrette alla fuga continuerà ad aumentare nel secondo semestre del 2024.

Un fattore chiave che ha fatto lievitare il numero di persone costrette alla fuga è stato il devastante conflitto in Sudan: dall’aprile 2023, sono stati registrati più di 7,1 milioni di nuovi sfollati nel Paese, con altri 1,9 milioni in fuga oltre i confini. Alla fine del 2023, un totale di 10,8 milioni di sudanesi era sradicato dalle proprie abitazioni. L’Unrwa stima che alla fine del 2023, nella Striscia di Gaza, 1,7 milioni di persone (il 75% della popolazione) erano sfollate a causa della violenza catastrofica, e alcuni rifugiati palestinesi erano dovuti fuggire più volte. La Siria rimane la più grande crisi di rifugiati al mondo, con 13,8 milioni di persone costrette alla fuga. Il numero di rifugiati e di altre persone bisognose di protezione internazionale ha superato i 43 milioni, includendo quelli sotto il mandato dell’Unhcr e dell’Unrwa. Il 73% dei rifugiati sotto il mandato dell’Unhcr proviene da soli cinque Paesi (Afghanistan, Siria, Venezuela, Ucraina e Sudan).

Proteggere i civili

I conflitti armati sono una delle cause più potenti di sfollamento forzato. Essi causano anche morti e feriti tra i civili, la distruzione di infrastrutture civili, l’aumento della presenza di ordigni esplosivi, tra cui mine e ordigni inesplosi, l’interruzione dei servizi pubblici e dello stato di diritto, la separazione delle famiglie e i bambini non accompagnati, tra gli altri effetti. Purtroppo, i principi del diritto internazionale umanitario, ovvero il diritto che si applica nei conflitti armati, che regola come si può combattere, sono sempre più spesso ignorati dai combattenti nei conflitti contemporanei. Questa inosservanza mette in pericolo milioni di civili, a volte come tattica di guerra deliberata. I principi fondamentali del diritto internazionale umanitario riguardanti il trattamento dei civili sono: distinzione: obbligo di distinguere tra civili e combattenti; precauzione: prendere tutte le precauzioni possibili per proteggere la popolazione civile e i beni civili dagli effetti degli attacchi; proporzione: non causare danni eccessivi rispetto al vantaggio militare diretto previsto.

La protezione nei conflitti armati è un aspetto critico e fondamentale delle nostre operazioni di emergenza, poiché l’obiettivo primario dell’azione umanitaria è salvare vite umane e alleviare le sofferenze. La protezione dei civili è un imperativo umanitario fondamentale che guida le operazioni di emergenza di Unhcr nelle zone di conflitto.

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Come donare

Dal 9 dicembre al 9 gennaio è possibile contribuire alla raccolta fondi promossa dalla Fondazione Il Cuore si scioglie e Unicoop Firenze 1, 5, 10 euro oppure 100, 500, 1000 punti. È possibile donare anche su Eppela o con bonifico bancario con causale Coop for Refugees su conto corrente intestato a Coop Italia Iban IT43 D050 1802 8000 0002 0000 579. Bic Code ETICIT22XXX.





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