Approvato dal Consiglio dei Ministri, il decreto Milleproroghe 2025 introduce importanti rinvii e misure straordinarie in vari settori: sanità, imprese, turismo e pubblica amministrazione. Tra le novità, spicca lo stop alle multe per i no-vax che non hanno pagato, senza però rimborsi per chi ha già versato la sanzione. Estesi i termini per l’assicurazione contro le catastrofi naturali e prorogato lo scudo penale per i medici. Le imprese beneficeranno di contratti a termine flessibili fino al 2025 e di ulteriori fondi di garanzia. Misure specifiche interessano anche il settore turistico e sportivo, con incentivi e slittamenti per contributi e autorizzazioni. Il decreto, più snello rispetto agli anni passati, arriva con largo anticipo rispetto alla fine dell’anno, segnando un’importante novità per i processi decisionali del governo. Vediamo nel dettaglio tutte le disposizioni più rilevanti.
Milleproroghe 2025: un decreto più snello e tempestivo
Il decreto Milleproroghe 2025, approvato dal Consiglio dei Ministri, si distingue per la rapidità del varo, avvenuto con settimane di anticipo rispetto alla fine dell’anno.
Con un approccio più mirato, il governo ha deciso di ridurre l’estensione e la complessità del provvedimento, concentrandosi su rinvii essenziali per cittadini e imprese.
Tra le misure chiave troviamo lo stop alle multe da 100 euro per i no-vax, valide solo per chi non ha ancora pagato. Non sono previsti rimborsi per coloro che hanno già versato la sanzione.
Scudo erariale e penale: proroghe per la Pubblica Amministrazione e i medici
Lo scudo erariale, introdotto durante la pandemia per proteggere gli amministratori pubblici da responsabilità contabili in caso di colpa grave, è stato prorogato di quattro mesi, fino al 30 aprile 2025. Sul fronte sanitario, i medici continueranno a beneficiare dello scudo penale fino a fine 2025, limitando la loro responsabilità ai soli casi di dolo e colpa grave. Questa misura si rende necessaria per fronteggiare la cronica carenza di personale nel settore.
Proroghe per le imprese: assicurazioni e contratti a termine
Le imprese vedono esteso al 31 marzo 2025 il termine per mettersi in regola con l’assicurazione obbligatoria contro le catastrofi naturali. Inoltre, sarà possibile continuare a stipulare contratti a tempo determinato oltre i 12 mesi, con causali meno rigide, fino al 31 dicembre 2025. Il Fondo di garanzia per le PMI, fondamentale per sostenere la liquidità delle piccole e medie imprese, resterà operativo per un altro anno.
Misure per il turismo e il settore energetico
Il settore turistico beneficia di ulteriori incentivi, con la proroga al 31 marzo 2025 per i contributi destinati ai Comuni colpiti da scarsità di neve. Inoltre, proseguono per un anno i contributi a fondo perduto e i crediti d’imposta per le imprese del settore, con semplificazioni nelle autorizzazioni per impianti di produzione di energia rinnovabile in strutture turistiche e termali.
Queste misure rappresentano un sostegno importante per affrontare le difficoltà economiche e ambientali del settore.
Sport e associazioni: rinvii strategici
Per le società sportive professionistiche, la costituzione dell’organo consultivo negli atti costitutivi è posticipata al 31 dicembre 2025. Anche il regime di esenzione IVA per le operazioni degli enti associativi viene rinviato al 2026, garantendo più tempo per adeguarsi alle nuove normative.
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