Firenze, 9 dicembre 2024 – La boccatina d’ossigeno è vicina. E a respirare i benefici dello stipendio aggiuntivo, quest’anno saranno circa 691mila persone in tutta la provincia fiorentina. Un numero che piazza Firenze nella top 10 delle italiane per platea di beneficiari della tredicesima che, per i dipendenti pubblici, sarà versata entro il 16 dicembre, prima di Natale per i privati e già in fase di accreditamento per i pensionati. A prescindere dal peso dell’assegno aggiuntivo, le cose per Firenze vanno meglio dell’anno passato: se nel 2023 la proiezione realizzata dal centro studi della Cgia di Mestre parlava di circa 671mila beneficiari, quest’anno la platea è cresciuta di 20mila persone fra pensionati (271.116 unità) e lavoratori dipendenti (420.114 unità) piazzando Firenze al nono posto in Italia dopo Bergamo e prima di Padova, con circa il 2% del totale delle 13esime del Paese. Il vento in poppa sulle buste paga ha riguardato però tutta Italia.
“Rispetto al 2023 – spiegano dal centro studi della Cgia – l’ammontare netto delle tredicesime che verrà erogato nelle prossime settimane è incrementato di 4,1 miliardi”. Il motivo? “Rispetto al 2023 la platea dei dipendenti è aumentata di 221mila lavoratori, mentre i pensionati sono cresciuti di quasi 99mila unità. Dopodiché, va ricordato che anche il monte salari è salito rispetto all’anno scorso e questo è riconducibile, in larga misura, al fatto che alcuni importanti contratti di lavoro sono stati rinnovati”.
A rallegrarsi per la gratifica natalizia, però, non saranno solo i pensionati, gli operai e gli impiegati, ma anche il fisco che beneficerà di 14,5 miliardi di gettito Irpef su base nazionale. Pertanto, al lordo delle tasse, l’Inps, le amministrazioni pubbliche e gli imprenditori privati dovranno erogare per questa mensilità aggiuntiva complessivamente 59,3 miliardi di euro. Passando in rassegna i dati Inps emerge invece che il bonus Natale, la novità introdotta dal governo Meloni, riguarderà circa 700mila toscani su una platea di 2,8 milioni di contribuenti. In pratica uno su quattro avrà diritto all’aiutino di 100 euro in busta (insieme alla tredicesima). Una media che si riflette anche nella nostra provincia dove a intascarlo saranno i lavoratori con un reddito complessivo non superiore a 28mila euro e la presenza di almeno un figlio a carico: circa 60mila fiorentini.
Sì, ma quanto peserà mediamente la tredicesima dei residenti in città non ancora in pensione? Con un salario medio di circa 2.500 lordi in città in tasca, alla maggioranza arriverà un assegno medio di circa 1.350 euro puliti. Con un ritocchino al rialzo del 3% rispetto a due anni fa. Ma, avverte sempre la Cgia di Mestre, non sarà investita tutta in regali. “Visto l’andamento dei consumi delle famiglie si stima che l’ammontare della spesa destinata ai regali si riduca (su base nazionale ndr) di 1 miliardo, scendendo a quota 10 miliardi (-9%). Un importo che rispetto a 10 anni fa è ridotto di un terzo”. Il motivo è uno: il risparmio. “In primo luogo – spiegano – perché tantissimi italiani, approfittando del Black Friday, anticipano a novembre l’acquisto dei doni. In secondo luogo perché le famiglie hanno diminuito il budget destinato alle spese accessorie”.
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