TRIESTE – Il Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri Tutela Lavoro di Venezia, supportato dal NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Trieste e dai militari del Comando Compagnia Carabinieri di Trieste, ha recentemente condotto una serie di controlli nei cantieri edili del capoluogo giuliano. Questo intervento si inserisce in un più ampio programma di prevenzione volto a contrastare il lavoro sommerso e garantire il rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Obiettivi dell’operazione: prevenire lo sfruttamento del lavoro
Le operazioni hanno riguardato una serie di imprese edili operanti principalmente nel centro di Trieste. L’obiettivo principale è stato quello di monitorare il rispetto delle leggi giuslavoristiche, mirando a scongiurare situazioni di sfruttamento del lavoro e a verificare la corretta applicazione delle normative. Da un punto di vista giuslavoristico, le ispezioni hanno rivelato che, in generale, le norme sono state rispettate, con l’eccezione di un’azienda che ha mostrato lievi irregolarità nella gestione dei distacchi transnazionali.
Sicurezza nei cantieri: le irregolarità riscontrate
Tuttavia, il quadro è decisamente più preoccupante quando si tratta di sicurezza sul lavoro. Durante le verifiche, sono emerse numerose violazioni delle normative, tra cui:
- Mancato rispetto della viabilità all’interno del cantiere, che può compromettere la sicurezza dei lavoratori;
- Rischi di cadute dall’alto dovuti a aperture in quota non protette adeguatamente;
- Carenze nella gestione delle emergenze, con l’assenza di presidi obbligatori come estintori e sistemi di salvataggio;
- Rischi elettrici legati alla scorretta predisposizione delle attrezzature;
- Lavoratori privi di dispositivi di protezione individuale (DPI) e della necessaria formazione, fondamentale per prevenire incidenti;
- Mancanza di documentazione obbligatoria, come il P.O.S. (Piano Operativo per la Sicurezza) e il P.I.M.U.S. (Piano Montaggio, Uso e Smontaggio dei ponteggi);
- Omissioni nella vigilanza da parte delle figure preposte, come i CSE (Coordinatori per la Sicurezza in fase di Esecuzione) e i responsabili dei lavori.
Le sanzioni e le azioni prese
Su un totale di 9 imprese controllate, tutte sono state trovate in difetto su almeno uno degli aspetti relativi alla sicurezza. A seguito delle ispezioni, sono stati presi provvedimenti concreti:
- 4 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale sono stati emessi;
- Sono state contestate sanzioni e ammende per un importo complessivo che supera i 130.000 euro.
Il ruolo fondamentale delle ispezioni
L’operazione ha messo in evidenza l’importanza di rispettare le normative sulla sicurezza nei cantieri, un settore noto per l’alto livello di pericolo per i lavoratori. La legislazione italiana, in particolare il Dlgs 81/2008, rappresenta il riferimento normativo per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori. L’attività di controllo effettuata dalle forze dell’ordine ha confermato il loro impegno nel far rispettare queste disposizioni, al fine di evitare tragici incidenti sul lavoro e garantire ambienti di lavoro sicuri e protetti.
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