Startup, boom degli investimenti di corporate italiane: +83% #finsubito prestito immediato

Chiaroscura la fotografia scattata al comparto innovativo italiano. Per il secondo anno consecutivo si contrae il numero di startup e pmi innovative in Italia, scendendo sotto 16 mila (-4,1% sul 2023), e il fatturato di 11,1 miliardi risulta in calo del 3,3%. Determinante l’andamento della Lombardia: nel 2024 è diminuito sia il numero di startup e pmi innovative (-4,7% annuo) sia il valore dei loro ricavi (-5,8%) nella regione. Comunque l’innovazione lombarda rappresenta il 27,4% del totale nazionale e genera il 32,9% dei ricavi. Questo emerge dal Nono osservatorio Open Innovation e Corporate Venture Capital, realizzato da InnovUp e Assolombarda – con la partnership scientifica di InfoCamere e degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano e con il supporto di Piccola Industria Confindustria e dell’area Politiche per il Digitale e Filiere, Scienza della Vita e Ricerca di Confindustria con Fondazione MAI- che MF-Milano Finanza ha visionato in anteprima.

Controcorrente il sistema innovativo del Sud e delle Isole, dove per il secondo anno consecutivo il numero di startup e pmi è cresciuto, arrivando al 27% del comparto. Eppure queste aree vedono acuire la carenza di investitori corporate, che nel 47,8% dei casi risiede nel Nord-Ovest.

L’importanza delle partecipazioni corporate

Un terzo delle startup è partecipato da Corporate Venture Capital, per un totale di 5,3 mila imprese che generano 5,3 miliardi di ricavi, il 47,2% del totale (+1,9% sul 2023). Nondimeno 1 round su 4 è partecipato da almeno una corporate. La Lombardia supera la media italiana con il 40,8% delle sue circa 4,3 mila startup partecipate da investitori Cvc, che valgono oltre la metà della produzione del comparto.

Ma soprattutto gli investimenti corporate in startup italiane hanno raggiunto i 313 milioni (sugli investimenti totali nel comparto di quasi 1,5 miliardi) nel 2024, impennando del 190% rispetto ai 108 del 2023. Il flusso di capitale delle corporate internazionali ha toccato 163 miliardi, mentre dalle italiane arrivano 149 miliardi, +83%.

Le caratteristiche dei cvc italiani

I cvc italiani si confermano società di piccole dimensioni (il 64,9% ha meno di 10 addetti) e operanti nei servizi, nel 42% dei casi non finanziari. Resta alto il dinamismo intersettoriale, con l’81,7% dei soci Cvc che investe in settori diversi dal proprio. Mentre cala l’interregionalità degli investimenti: con solo il 24,5% fuori regione (rispetto al 30,2% del 2023).

In Lombardia, per quanto i soci corporate siano soprattutto società piccole, il numero di investitori di grandi dimensioni (250 addetti) è però cresciuto del 13,5% sul 2023. Inoltre rispetto al resto d’Italia l’ecosistema innovativo lombardo appare più accentrato: con il 75,8% degli investitori Cvc che si rivolge a settori diversi dal proprio e il 20,1% che investe fuori regione. (riproduzione riservata)