Antenna di Bavaria, il Comune replica alle opposizioni: «Autorizzata legittimamente» #finsubito prestito immediato

Mara Fontebasso, prima cittadina di Nervesa ha replicato all’interpellanza che nei giorni scorsi avevano presentato i consiglieri di minoranza Andrea Ceotta, Sara Pastrolin, Matteo Mattiuzzo e Roberto Gatti, in merito all’installazione di un’antenna per il 5G a Bavaria, in via Fanti. I residenti nella zona si erano detti preoccupati per i potenziali effetti sulla salute derivanti dall’esposizione alle radiazioni elettromagnetiche, soprattutto considerando la vicinanza dell’antenna a una scuola primaria, a impianti sportivi e a un’area densamente abitata

«Per quanto concerne l’installazione dell’antenna, a questa Amministrazione consta, fino a prova contraria, che questa sia stata autorizzata legittimamente» ha spiegato in una nota il sindaco «Tuttavia, nell’interesse della cittadinanza, al fine di fornire approfondimenti e delucidazioni sul tema, si comunica che sono stati contattati lo studio di progettazione del Piano Antenne, Arpav e l’operatore telefonico, con l’obiettivo di valutare la possibilità di organizzare un incontro pubblico. Corre l’obbligo di precisare che, per quanto comunicato dai rappresentanti dei Comitato No Antenna Bavaria/No 5G, la loro azione risulta del tutto avulsa dalle dichiarazioni dei gruppi di minoranza consiliare».

«In ordine alle dichiarazioni di cui, da ultimo, si è fatto cenno, si sottolinea che sul sito istituzionale, nella sezione Amministrazione Trasparente – Pianificazione e governo del territorio – è pubblicato il Piano Comunale localizzazione impianti telefonia mobile a decorrere da maggio 2023» continua la sindaca «Inoltre, atteso che la precedente Amministrazione Vettori, di cui faceva parte il Consigliere Andrea Ceotta, si era adoperata per l’ottenimento di un contributo per la redazione del Piano Antenne che, a seguito dell’avvenuta approvazione, sarà erogato all’Ente, desta forte perplessità constatare che solo ora la Minoranza Consiliare reclama l’assenza di confronto pubblico, tant’è che, diversamente, poteva segnalare, per tempo e con ampia risonanza, ai cittadini l’adozione del piano e la presentazione di eventuali osservazioni in quanto ne era a conoscenza».