Chiesa di Ugento-Santa Maria di Leuca. Il vescovo Angiuli presenta il bilancio sociale Caritas #finsubito prestito immediato

“Non vogliamo perdere nessuno”. Questo il titolo del Bilancio sociale 2023 della Caritas diocesana di Ugento-Santa Maria di Leuca che viene presentato oggi 5 dicembre alle 19,30 presso la sala conferenze del seminario vescovile di Ugento.

All’incontro pubblico, moderato da Luana Prontera, dopo il saluto del sindaco di Ugento, Salvatore Chiga, sono previsti gli interventi di Gianfranco Melcarne, presidente dell’Ambito sociale di Gagliano del Capo, che relazionerà su: “Collaborazione con l’Ambito Sociale per il contrasto alle povertà”; Federica De Lauso, Servizio Studi Caritas Italiana, che interverrà su “I fenomeni di povertà e le forme di intervento della Caritas”; Rosario Tornasello, direttore del “Nuovo Quotidiano di Puglia” che illustrerà il tema “Comunicare per sensibilizzare ed educare la comunità”; don Lucio Ciardo, direttore della Caritas diocesana, che relazionerà su “L’azione della Caritas a servizio delle comunità per l’inclusione”. Con il tema: “Una Chiesa accogliente” parlerà mons. Vito Angiuli, vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, che concluderà l’incontro.

Seguendo il tema “Agli incroci delle strade. Abitare il territorio, abitare le relazioni”, la Caritas opera su un territorio di 17 comuni della diocesi: nel 2023, grazie al Centro di ascolto diocesano, 353 persone sono state accolte e ascoltate ed è stato garantito, grazie al Banco delle Opere di Carità, il sostegno alimentare a quasi 9.546 persone. La mensa “Locanda della Fraternità” a Tricase nel 2023 ha erogato 1.762 pasti in 207 giorni.

Nel 2023, durante l’attività della Caritas, sono emerse delle sfide “prioritarie” sottolineate nel documento: l’invecchiamento della popolazione e denatalità; la disoccupazione, soprattutto tra i giovani (Neet); il gioco d’azzardo, in particolare online; sovraindebitamento e usura; le nuove povertà e fragilità e le difficoltà di integrazione degli immigrati. Nell’ambito della giustizia, la Caritas ha accolto persone in pena alternativa e ha raccolto materiale per i detenuti, ha contrastato la solitudine degli anziani, promuovendo l’invecchiamento attivo. Ha combattuto la crisi occupazionale con lo Sportello per il lavoro-Progetto Policoro, con tirocini, formazione accompagnamento al lavoro, e microcredito per l’impresa. Ha accolto inoltre immigrati: tra questi anche due profughi afghani grazie ai corridoi umanitari, integrandoli offrendoli supporto socio-sanitario e lavorativo, grazie all’attivazione dello Sportello migranti. Diversi anche i progetti attuati  e l’impegno a sensibilizzare il territorio che è passato “dall’indifferenza su alcuni importanti problematiche alla corresponsabilità a risolverle”. Il Rapporto indica anche alcune prospettive per il futuro della Caritas. Tra queste quella di rafforzare il supporto a favore delle Caritas parrocchiali, di sviluppare nuovi progetti per l’inserimento lavorativo, di sensibilizzare la comunità sul problema del gioco d’azzardo; di promuovere la cultura dell’accoglienza e dell’inclusione e lavorare insieme per il bene comune. “Tutto ciò – spiega la Caritas – è stato possibile grazie ai fondi caritativi dell’8xmille della Chiesa cattolica, quindi un invito a sostenere i nostri servizi firmando a favore del’8xmille della Chiesa cattolica”.