A Cagliari il mercato immobiliare è ancora altalenante, miglio la vendita delle case per residenti, peggio quelle destinate a uffici e imprese. E’ quanto emerge dal 3° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2024 di Nomisma. “Il mercato immobiliare del capoluogo sardo continua a manifestare le tendenze che hanno connotato gli ultimi anni – spiegano -: criticità diffuse soprattutto nei mercati di impresa. Il comparto residenziale, spinto da una domanda giovane (coppie e studenti), registra segnali di ripresa che si riflettono positivamente sulle compravendite. Lo stesso non si può dire per uffici e negozi, il cui transato riflette tendenze al ribasso con numero di scambi in continua flessione”.
La situazione del comparto residenziale
“Nel 2024 si registra una ripresa del mercato residenziale cagliaritano trainata da un incremento degli scambi sia nelle compravendite sia nelle locazioni – spiegano gli esperti -. La ripresa della domanda si riversa nei principali indicatori di mercato. In particolare, sono i valori di vendita e locazione che registrano entrambi i casi crescite maggiori rispetto alla media nazionale. Se per la vendita la variazione annuale è del +2,6%, nella locazione si arriva al +5,8%, l’incremento più alto rispetto ala media nazionale. Il maggior incremento dei canoni rispetto ai prezzi determina un nuovo rialzo dei rendimenti lordi da locazione che, che si posizionano in media attorno al 6,2%, raggiungendo livelli record, che a Cagliari non si toccavano da circa trent’anni. I tempi medi di vendita e di locazione si mantengono su un livello molto basso in media 4,5 mesi per perfezionare una vendita e 1,5 mesi per chiudere un contratto d’affitto”.
La situazione del comparto non residenziale
“Il mercato direzionale cagliaritano fatica ad invertire la tendenza delineata negli ultimi anni, volta a connotare un comparto in difficoltà in cui la domanda è molto debole e l’offerta stazionaria – precisano da Nomisma -. Nella prima parte del 2024, l’Agenzia delle Entrate rileva una contrazione delle compravendite e a nulla servono gli elevati sconti concessi, mediamente pari al 14% (con punte del 16,5% nelle aree periferiche della città). I prezzi continuano a registrare variazione negative, tanto su base semestrale quanto su base annuale (rispettivamente -0,2% e -0,6%), mentre i canoni, dopo un -0,7% registrato nel 2023 invertono la tendenza osservando un +1,3% su base annuale. Nonostante le difficoltà sin qui descritte, i tempi medi di vendita e di locazione rimangono sui livelli rilevati ad inizio anno (7 mesi per la vendita e 5mesi per la locazione)”.
Il comparto commerciale
“Anche il comparto commerciale cagliaritano presenta qualche elemento di criticità. Tra compravendita e locazione non si osservano inclinazioni diverse – aggiungono – . Rispetto al 2023 si allungano i tempi medi di vendita (8 mesi) e di locazione (5,5 mesi), in entrambi i casi al di sopra della media nazionale I prezzi rilevano ancora variazioni negative, sia su base semestrale che su base annuale, mentre i canoni osservano variazioni positive sebbene di entità inferiore rispetto al passato. Ciò determina, così come osservato negli altri comparti, una crescita dei rendimenti lordi da locazione che sono tra i più altri della media nazioanle con punte massime nelle aree centrali della città (8,5% rispetto all’8% delle periferie e all’8,3% della media comune capoluogo).
Per quanto riguarda il comparto residenziale per i prossimi mesi si ipotizza che il mercato sarà connotato da un ulteriore rialzo dei canoni e da una leggera crescita delle transazioni.
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