Il Bonus Transizione 5.0 sostiene la digitalizzazione e la trasformazione green delle imprese, premiando progetti con riduzione dei consumi energetici di almeno il 3%. Il MiMIT ha pubblicato le istruzioni per accedere a questa agevolazione; analizziamo come procedere al meglio.
Il Ministero delle imprese e del Made in Italy (MiMiT) ha illustrato le modalità attuative del credito d’imposta Transizione 5.0 previsto dal D.L. 19/2024 (c.d. Decreto PNRR 4) definite dal D.M. 24 luglio 2024.
Il bonus, finalizzato a favorire la digitalizzazione e la trasformazione green delle imprese, può essere richiesto per gli investimenti innovativi realizzati nel biennio 2024-2025 da cui derivi una riduzione dei consumi energetici non inferiore al 3% – 5%.
Bonus Transizione 5.0: alcune premesse
Al fine di attuare il “Piano di Transizione 5.0”, istituito dall’art. 38, D.L. n. 19/2024, per favorire progetti innovativi da cui derivi una riduzione dei consumi energetici, il MiMiT ha emanato il D.M. 24 luglio 2024, con sui ha definito le modalità ed i criteri di concessione del credito d’imposta Transizione 5.0.
Successivamente con D.M. 6 agosto 2024 il MiMiT ha disposto l’apertura della piattaforma informatica dedicata all’invio delle comunicazioni per le prenotazioni del credito e le comunicazioni di conferma relative all’effettuazione degli ordini accettati dal venditore con pagamento a titolo di acconto pari almeno al 20% del costo di acquisizione dei beni.
Il termine di apertura della piattaforma per la presentazione della comunicazione di completamento dei progetti sarà individuato con un prossimo Decreto.
Vediamo sulla base anche dei chiarimenti forniti con la circolare operativa 16 agosto 2024, n. 25877 il funzionamento di tale agevolazione.
Ambito soggettivo
Possono beneficiare del contributo
- tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato
- e le stabili organizzazioni con sede in Italia,
a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale adottato per la determinazione del reddito dell’impresa.
Soggetti esclusi
La norma disciplina casi specifici di esclusione, quali:
- Imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, o sottoposizione ad altra procedura concorsuale prevista dal regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, dal codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, di cui al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, o da altre leggi speciali, o altro procedimento in corso per la dichiarazione di una di tali situazioni;
- Imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e ai sensi del codice antimafia di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159;
- Imprese che non rispettano le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro applicabili in ciascun settore e l’inadempimento rispetto agli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Progetti agevolabili
L’agevolazione è riconosciuta per i progetti di innovazione aventi ad oggetto investimenti in beni materiali e immateriali strumentali nuovi di cui alle Tabelle A e B, Legge n. 232/2016 (Legge di bilancio 2017):
- destinati a strutture produttive ubicate in Italia;
- avviati dall’1.1.2024 e completati entro il 31.12.2025;
- interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura;
- a condizione che tramite gli stessi sia conseguita complessivamente:
- una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva non inferiore al 3%;
ovvero, alternativamente:
- una riduzione dei consumi energetici dei processi oggetto dell’investimento non inferiore al 5%.
Costituiscono “processi interessati” i procedimenti tecnici, le fasi di lavorazione o le attività correlate e integrate nella catena del valore, che utilizzano delle risorse (input del processo) finalizzate alla produzione di un prodotto, servizio, una parte essenziale dello stesso.
Beni agevolati
Sono agevolabili gli investimenti in:
- beni materiali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa, di cui alla Tabella A, interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o rete di fornitura;
- beni immateriali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa, di cui alla Tabella B, inclusi i software relativi alla gestione di
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