Nei primi mesi del 2024 la richiesta di mutui da parte degli under 36 era diminuita, in un contesto dove l’importo medio richiesto ammontava a poco più di 136mila euro e il mercato stava ancora attendendo i tagli della Bce avvenuti nel corso dei mesi.
Tagli culminati con il terzo consecutivo a ottobre, che ha portato il tasso di riferimento dal 4,50% dello scorso maggio al 3,40% attuale. Ne sono derivati impatti positivi lato condizioni di offerta mutui, con i migliori tassi variabili dal 4,3% del II Trim 2024 al 3,8% attuale e una domanda di mutui complessiva cresciuta del +18,8% a settembre e del +7,2% nei primi mesi del 2024 (fonte Crif).
Il taglio del costo del denaro può quindi avere dato linfa alle richieste di mutui da parte dei giovani che secondo l’ultimo “Rapporto sul credito”, curato da Experian, stanno attualmente trainando il comparto.
La domanda di mutui vede infatti una forte concentrazione tra i giovani: a ottobre le richieste provenienti dai millennials sono risultate superiori a quelle di ottobre 2023 nell’ordine del 71,65%, mentre tra la generazione Z il balzo in avanti è stato dell’86,69%. Il tutto a fronte di un incremento della domanda complessiva che, secondo i dati Experian, è salita a quota 49,8%.
Le facilitazioni per gli under 36
Nella bozza della manovra di bilancio 2027 si parla di un intervento sul Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa, con probabile proroga fino al 2027.
La misura è diretta ai cittadini che non possiedono altre abitazioni, né in Italia né all’estero, e l’importo del mutuo richiesto non deve superare i 250 mila euro. La garanzia pubblica copre fino al 50% del finanziamento e tra i destinatari ci sono gli under 36 con Isee inferiore a 40 mila euro annui, giovani coppie conviventi da almeno due anni, nuclei familiari monogenitoriali con figli minori conviventi e inquilini di alloggi di edilizia popolare, che possono ottenere una copertura fino all’80% del valore dell’immobile.
Secondo i dati raccolto da idealista, il finanziamento complessivo del Fondo di garanzia prima casa per il triennio 2025-2027 ammonta a 670 milioni di euro, suddivisi in 130 milioni per il 2025 e 270 milioni per ciascuno dei due anni successivi, 2026 e 2027.
Per quanto riguarda il Fondo di garanzia prima casa gestito da Consap ha visto pervenire dal 2013 a oggi oltre 582 mila domande, di cui 537 mila sono state ammesse alla garanzia, con un ammontare complessivo superiore a 62 miliardi di euro in finanziamenti e oltre 441 mila mutui effettivamente erogati. Solo nei primi nove mesi del 2024, le domande ammesse sono state più di 61 mila, con circa il 70% dei mutui erogati destinato a giovani under 36.
Cruciale supporto familiare per comprare casa
Secondo il report Gli italiani, la casa e la famiglia a cura del Cisf (Centro internazionale studi famiglia) ed edizioni San Paolo, tra chi ha acquistato casa nel 2024, il 52,3% dichiara di aver ricevuto (in tutto o in parte) un sostegno all’acquisto da parte dei genitori o di altri familiari, percentuale che supera il 70% se si guarda la fascia d’età under 35. Un sostegno finanziario che, per il 52,9% è stata una donazione, per il 21,3% un anticipo sull’eredità e per il 19,3% un prestito.
Per realizzare il diritto alla casa e “metter su famiglia”, le giovani generazioni ricevono quindi aiuto dalle precedenti. “Il supporto familiare per l’acquisto della casa varia significativamente con l’età, riflettendo diverse fasi del ciclo di vita e una progressiva transizione verso l’autonomia finanziaria – spiega Francesco Belletti, direttore Cisf – Queste dinamiche sottolineano l’importanza delle reti familiari nelle fasi iniziali della vita adulta e la crescente capacità delle persone di fare affidamento sulle proprie risorse man mano che avanzano nell’età. La casa è davvero un veicolo di solidarietà intergenerazionale, tramite il quale il risparmio di oggi dei genitori diventa investimento sul domani dei figli”.
Attendendo la manovra di bilancio e i dati di fine anno si può avere un quadro più chiaro delle effettive richieste di mutuo da parte dei giovani nel 2024 e delle prospettive 2025.
Prospettive che saranno probabilmente più favorevoli rispetto agli ultimi due anni ma, nel concreto, ancora complesse per il forte divario tra costo delle proprietà e potere di acquisto dei giovani in Italia.
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