Guardia di Finanza scopre truffa da nove milioni di euro #finsubito prestito immediato

La Guardia di Finanza di Popoli Terme ha sventato una truffa da oltre nove milioni di euro ai danni del bilancio dello Stato. 

Nel mirino dei militari, alcune imprese che avevano messo in piedi schemi fraudolenti per assicurarsi fondi pubblici.

Si tratta dell’operazione Company Back to Life, con la quale le fiamme gialle hanno ricostruito il sistema attraverso il quale gli imprenditori riuscivano, simulando il possesso di requisiti, agevolazioni su due diverse linee di finanziamento.

La prima riguardava il sostegno alle imprese esportatrici con approvvigionamenti da Ucraina, Federazione russa e Bielorussa, cioè istituito per aiutare le aziende export oriented penalizzate da una riduzione o da una cessazione delle forniture causate dalla guerra in Ucraina.

Questa linea di credito aveva garantito ai truffatori sei milioni di euro, 4,5 dei quali già erogati. La Guardia di Finanza ha bloccato il pagamento del restante milione e mezzo.

Non erano ancora stati pagati invece i tre milioni di euro di fondi PNRR che sarebbero andati a due attività registrate a Pescara: con la collaborazione di Simest, la società di Cassa depositi e prestiti che sostiene l’internazionalizzazione delle imprese, i finanzieri hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo per 2,27 milioni di euro, emesso dal tribunale del capoluogo adriatico, parte degli importi illecitamente percepiti per il tramite di conti correnti bancari/postali, automezzi, moto e quote societarie di due realtà aziendali.

Le imprese, di fatto dormienti o non esistenti da un punto di vista operativo (da qui il nome dell’operazione – ndr), tra settembre e ottobre erano entrate in attività, producendo falsi bilanci relativi ai due esercizi precedenti, pre-condizione per assicurarsi l’erogazione delle risorse pubbliche. Uno schema fraudolento ai danni dello Stato e dell’Unione europea che aveva ramificazioni anche nel Lazio e nelle Marche.