Milano – C’è un circolo vizioso che da anni sta contribuendo a rendere Milano una città troppo cara in cui abitare: l’aumento del prezzo di acquisto delle case, unito all’incremento dei tassi d’interesse dei mutui, sta rendendo impossibile per molte famiglia comprare una casa, obbligandoli a restare in affitto. Questo, a sua volta, fa impennare il prezzo dei canoni e spinge le persone ad allontanarsi dalla città in direzione di un hinterland più economico.
A confermare questo gioco dissennato, nel quale a vincere sono soltanto i proprietari, è stato anche Paolo Giabardo, direttore generale di Immobiliare.it, la popolare piattaforma per la compravendita di immobili. “I prezzi degli immobili residenziali sono cresciuti a Milano del 36% negli ultimi cinque anni, pari ad un aumento di 1.400 euro a metro quadrato”, ha spiegato Giabardo. “I 5.000 euro a metro quadrato medi di Milano variano dagli immobili del centro, stabilmente sopra i 10.000 euro a metro quadrato in media, fino ai 2.885 euro a metro quadro di Bisceglie”.
Non solo, l’immobiliarista ha detto che se nel 2019 la prima ricerca sul portale “era ‘bilocale in vendita’, oggi è ‘bilocale in affitto’ perché il bilocale in vendita non ce lo si può permettere”. Di conseguenza, il prezzo medio d’affitto è esploso “e, visto che il trend dell’affitto precede la vendita, la stima nostra è che i prezzi di vendita continueranno a salire”.
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