Avellino.  

 di Paola Iandolo 

Aste Ok, sarà discussa l’8 gennaio – davanti ai giudici della V Sezione Penale della Cassazione- il ricorso presentato dall’avvocato Alberico Villani difesore di Armando Aprile contro i sequestri bis. Dopo la conferma del provvedimento disposto dalla Dda di Napoli, la “battaglia” approda a Roma. Le difese hanno impugnato la decisione dei  giudici del Tribunale del Riesame di Napoli, l’ Ottava Sezione  chiamati a valutare l’istanza di annullamento della misura reale fatta scattare ad horas dall’Antimafia guidata da Nicola Gratteri.

La ricostruzione

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Ricordiamo che il 27 aprile scorso i giudici del tribunale di Avellino hanno rimesso gli atti alla Dda di Napoli, determinando la scarcerazione di ben sei imputati del processo Aste Ok tra i quali Livia Forte, Armando Aprile Pompeo, Pagano Beniamino, Antonio Barone e Gianluca Formisano.  La stessa ordinanza è stata successivamente la base, come avevano sostenuto i pm antimafia Henry Jhon Woodcock e Simona Rossi nel decreto di sequestro preventivo e poi il Gip del Tribunale di Napoli Federica De Bellis nella convalida, per emettere il sequestro bis. Il PM Presso il tribunale di Napoli, in ossequio all’ ordinanza emessa dal tribunale di Avellino ha modificato l’originale imputazione di cui all’articolo 416 bis cp lasciando inalterati gli altri capi di imputazione, per i quali, nonostante le contestazioni siano state ritenute correttamente formulate, è stata, analogamente disposta la restituzione degli atti al PM, sulla base delle nuove contestazione associativa invariati, come si ribadisce gli altri capi di imputazione, il PM ha emesso decreto di sequestro in via d’urgenza chiedendo la convalida dello stesso al GIP con contestuale emissione di nuovo decreto di sequestro preventivo.