Polizia locale (e forze dell’ordine) a vigilare nelle strade, residenti (e amministratori) all’interno dei condomini. Sarà una strategia su due fronti quella che sarà adottata per mettere in pratica il giro di vite deciso dal Viminale sui check-in online e le keybox, i lucchettoni utilizzati per consegnare ai turisti le chiavi dei b&b senza contatto diretto con il gestore. La decisione è stata accolta con favore in Campidoglio, dove da tempo si chiedeva un intervento normativo nazionale per regolamentare una situazione ormai fuori controllo. Il sindaco Roberto Gualtieri ha subito espresso «apprezzamento» per una decisione «che fa chiarezza e che garantisce una migliore prevenzione degli abusi, più efficaci controlli sugli accessi e un primo freno alla concorrenza sleale». Ora Gualtieri si dovrà confrontare con prefetto e questore, per definire un piano d’azione efficace su questo fronte e capire «come rimuovere rapidamente tutti questi sistemi».
LA STRATEGIA
Per individuare i lucchetti da eliminare si utilizzeranno diversi sistemi. Un primo screening può essere fatto sui motori di ricerca del settore, che nelle istruzioni per i clienti spiegano le modalità di check-in e di consegna delle chiavi agli ospiti: qui può essere abbastanza semplice scoprire chi non rispetta le nuove disposizioni. Ma un ruolo importante lo avranno gli stessi residenti, che dovranno segnalare gli abusi all’interno dei propri edifici, pena multe a carico degli stessi condomini. «Interverremo per togliere i lucchettoni negli spazi pubblici, mentre negli spazi privati arriverà una sanzione diretta al condominio – spiega Alessandro Onorato, assessore capitolino al turismo – È evidente che dove c’è meno controllo compiere atti delittuosi è più facile». Roma «vive il suo momento migliore da un punto di vista turistico – rimarca Onorato – Ma il punto è che non si può barattare una diffusione indiscriminata di questo meccanismo senza regolamentarla».
I CONTROLLI
La polizia locale e le forze dell’ordine, insomma, interverranno nelle strade per rimuovere quello che i residenti considerano da tempo un problema per il decoro cittadino. Ma i romani dovranno essere parte attiva per segnalare i comportamenti scorretti nelle aree private dei palazzi e farli rimuovere dai condomini. «Siamo assolutamente pronti a collaborare – dice Viviana Piccirilli Di Capua, presidente dell’Associazione abitanti centro storico – D’altronde chi meglio di noi conosce e vive sulla propria pelle questa situazione tutti i giorni?». Secondo la leader dell’associazione, in particolare «c’è bisogno di dare un segnale subito: le comunità abitative vanno rispettate e gli amministratori dei condomini, su questo fronte, devono fare il loro mestiere». Il check-in per gli ospiti dei b&b dovrà essere fatto di persona per evitare «rischi per la collettività», secondo le valutazioni del ministero dell’Interno, e identificare correttamente le persone che soggiornano nelle strutture ricettive. Resta però il tema degli abusivi, considerato che nella Città eterna, oltre alle 23 mila attività censite, ce ne sarebbero almeno altre diecimila che sfuggono alle reti ufficiali e, quindi, a ogni forma di controllo. Su quest’ultimo fronte saranno impegnati ancor di più i vigili urbani, soprattutto durante il Giubileo
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