La mannaia del governo sta per abbattersi sui Comuni e i tagli all’orizzonte fanno lanciare un vero e proprio grido d’allarme al Partito Democratico provinciale. Il tema è stato al centro dell’incontro dell’assemblea provinciale dem che si è tenuto lunedì sera, allargato anche ai sindaci e ai consiglieri di area centrosinistra, come spiega il segretario polesano Angelo Zanellato: “Il tema, sollecitato dai territori, è relativo all’impatto della manovra finanziaria del governo in discussione alle Camere, sui conti pubblici delle nostre amministrazioni”. Nella propria introduzione, Zanellato ha anche evidenziato “i tagli che in questi ultimi due anni lo Stato ha operato sui trasferimenti ai Comuni di oltre 1 miliardo e 600 milioni di euro, causando molte difficoltà agli stessi Comuni nel rispondere in maniera dignitosa ai propri cittadini, in primis ai problemi di assistenza alle categorie più fragili, agli anziani, alle famiglie e anche nei servizi come ad esempio agli asili nido, nel settore sociale e dell’assistenza nonché delle opere pubbliche. La previsione per il prossimo triennio arriverà a toccare i 4 miliardi di euro”.
Stando ai numeri forniti da Zanellato, e senza troppi giri di parole, la finanziaria sarà una manovra da lacrime e sangue visto che “la riduzione prevista dall’attuale legge finanziaria è molto più pesante: nel triennio dal 2025/2027 è prevista una riduzione di 3 miliardi e 710 milioni di euro”.
Durante l’assemblea, l’argomento è stato poi completato dagli interventi dei diretti interessati, ossia diversi sindaci sia in presenza che in collegamento, e si è concluso con il contributo della deputata Nadia Romeo. Alla fine, l’assemblea del Pd e i partecipanti hanno condiviso all’unanimità un documento che, oltre all’onorevole Romeo, verrà inviato a tutti i parlamentari del Pd. Documento nel quale viene messa nero su bianco tutta la preoccupazione dei democratici, i quali esprimono “una valutazione fortemente critica”. “Con questo bilancio – si legge nel documento – il governo affossa gli enti locali e scarica sui sindaci ogni responsabilità. E’ evidente che il taglio dei trasferimenti ai comuni, comporta inevitabilmente, pena il taglio dei servizi stessi, l’aumento delle tasse comunali e delle tariffe dei tanti servizi che i comuni offrono alla persona e alle famiglie”.
E ancora: “Un altro aspetto molto preoccupante dell’agire di questa maggioranza è legato alla negazione dei cambiamenti climatici”, affermazione, questa, che deriva dalla constatazione della “pesante riduzione degli stanziamenti per la messa in sicurezza dei territori”. Infine, critiche anche all’insufficiente aumento delle pensioni: “Con i pensionati il governo continua a fare cassa senza riconoscere i dovuti adeguamenti legati all’inflazione e si è dimenticato dei pensionati sociali che vedono la loro pensione aumentare di soli 3 euro”.
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