Porto Sant’Elpidio (Fermo), 2 dicembre 2024 – Avevano messo a segno furti nelle gioiellerie e in negozi di abbigliamento di mezza Italia e avevano colpito anche a Porto Sant’Elpidio. La banda, a conclusione di una complessa indagine della polizia, è stata sgominata e in manette sono finite otto persone, tutte di origine cilena e peruviana.
Il colpo che aveva fatto entrare in scena gli investigatori della questura di Fermo era stato consumato nel marzo scorso nella gioielleria del centro commerciale “le Ancore” di Porto Sant’Elpidio. I malviventi, poi identificati, avevano trafugato gioielli e monili d’oro per un valore di circa 40.000 euro, facendo poi perdere le loro tracce immediatamente dopo il furto. Un componente della banda, come da copione già sperimentato in altre occasioni, aveva allontanato l’espositore e con uno stratagemma si era fatto servire da uno dei due addetti alla vendita sul lato opposto.
Mentre un complice controllava l’esterno della gioielleria, i restanti componenti della banda si erano messi a “schermo protettivo” per chi stava commettendo materialmente il furto, frapponendosi fra l’espositore e il punto di osservazione dell’altro addetto alle vendite. Articolate indagini della squadra mobile, frutto di uno studio meticoloso delle immagini in sequenza dei sistemi di vigilanza autostradali e dell’analisi del traffico veicolare, hanno consentito di individuare due mezzi utilizzati per il furto. Ha preso così il via un’attività che ha condotto gli investigatori sulle tracce di un gruppo strutturato attivo anche in altre città italiane. In particolare, svolgendo anche dei mirati appostamenti fuori regione, la sezione reati contro il patrimonio della squadra mobile, ha identificato i vertici del sodalizio criminale.
Senza soluzione di continuità, nel mese di ottobre, i poliziotti della squadra mobile hanno catturato due uomini e una donna di origini sudamericane, operando in Piemonte, Abruzzo e Lazio. Dopo aver appreso che la donna del gruppo, ritenuta a capo della compagine criminale, dimorasse a Roma, erano stati predisposti appositi servizi di osservazione e pedinamento, congiuntamene alla VI Sezione “Falchi”, anche con uomini inviati in missione. In quella circostanza, i poliziotti sono arrivati a seguire l’arrestata fino in zona Roma nord, all’altezza di Fiano Romano, dove ha parcheggiato l’auto con a bordo altre quattro persone, nei presso di un noto centro commerciale.
Gli agenti hanno capito che la donna, insieme ad altre quattro persone, con precedenti per reati predatori, stava mettendo a segno un altro furto nella capitale, asportando capi di abbigliamento e profumi ricercati per un valore di oltre 35.000 euro. Il furto era stato preparato con le medesime modalità usate a Porto Sant’Elpidio, cioè sempre in modo organizzato, con un componente a copertura del furto, uno appostato in prossimità dell’esercizio commerciale e gli altri intenti ad asportare la merce. Il colpo, questa volta, non è andato a segno perché ad aspettarli fuori dal centro commerciale c’erano gli uomini della squadra mobile di Fermo, insieme ai “Falchi” di Roma. Le cinque persone, sempre di origine sud americana, sono state tratte in arresto poco prima di riuscire a caricare la merce sull’auto per il reato di furto aggravato in concorso e con violenza sulle cose, in quanto avevano rimosso il meccanismo di protezione antitaccheggio. L’operazione ha consentito di trarre in arresto tre persone, due uomini ed una donna per il furto realizzato presso il centro commerciale “le Ancore” di Porto Sant’Elpidio, e di arrestare altre cinque per quello realizzato nella capitale.
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