CASTEL DEL PIANO. Il grand hotel Impero – wellness & exclusive Spa, l’albergo dei vip dove alloggiò – fra i tantissimi altri – un giovane Diego Armando Maradona in occasione della sua prima partita in Italia quarant’anni fa, va all’asta per 3,5 milioni di euro (2,625 milioni l’offerta minima, rialzo minimo di 150.000 euro).
La procedura del Tribunale di Grosseto è la numero 93 del 2020: un’esecuzione immobiliare post Legge 80 con giudice Cristina Nicolò e ctu (la consulente tecnico d’ufficio) l’architetta Francesca Mazzini.
Il palazzo signorile sorge in posizione incantevole alle pendici del Monte Amiata, tra la Val d’Orcia e la Maremma toscana. Recentemente rinnovato e ristrutturato, l’Impero – ricavato da una villa padronale degli anni Cinquanta – è da generazioni un’oasi di benessere e punto di partenza storicamente utilizzato per la visita di luoghi di forte richiamo turistico come Bagno Vignoni, Montalcino, Montepulciano, Pienza, Pitigliano, Saturnia e Sovana, così come dei borghi medievali ai piedi della Montagna.
L’Impero aveva riaperto nell’estate del 2014. La ristrutturazione aveva richiesto anni, intercorsi fra la cessione della struttura da parte dei precedenti proprietari della famiglia Posta e l’acquisto da parte di una società cooperativa.
Oggi il fabbricato si sviluppa su cinque livelli, di cui uno interrato e quattro fuori terra. L’hotel dispone di 39 camere suddivise in Classic, Superior, Deluxe, Family, Junior Suite e Spa Room dotate di vasca idromassaggio e bagno turco con musica e cromoterapia. La struttura ospita anche una Wellness & Exclusive Spa e dispone di due eleganti sale ristorante (la Toscana e quella delle Colonne) e di un lounge bar.
Il Tribunale ha individuato l’avvocata Alessandra Mastri Flamini come referente di questo primo esperimento di vendita: l’apertura delle buste è fissata per mercoledì 22 gennaio nella sala aste di piazza Fabbrini e tramite il portale del gestore nominato. La vendita si svolgerà senza incanto e con modalità telematica asincrona, con il miglior offerente ad aggiudicarsi il diritto di intera proprietà sui tre beni immobili che costituiscono il lotto unico: la corte pertinenziale privata, cinta da muri perimetrali, utilizzata in parte come giardino, allestita con aiuole decorative, e in parte come parcheggio per i clienti; la struttura alberghiera vera e propria; e la porzione di fabbricato in costruzione, ovvero – sulla carta – una vasta area Spa con piscina e centro benessere ubicata al piano interrato e un’addizione volumetrica al fabbricato attuale, di due piani fuori terra che avrebbe dovuto ospitare nuove camere.
A completamento dell’operazione ad ampio raggio avrebbe dovuto averne, a regime, 50 di camere. Il centro benessere e la piscina coperta nella zona della ex vecchia taverna, si disse all’epoca, dovevano essere pronti la primavera seguente.
La re-inaugurazione dell’hotel vide una grande partecipazione, segno della necessità del territorio di avere a disposizione un albergo-ristorante di alto livello e con un “pedigree” di valore. L’Impero aveva rappresentato, infatti, per il paese, una vera e propria agenda storica, ed era legato a una stagione di particolare sviluppo del paese, quella degli anni compresi tra i Cinquanta e i Novanta: era stato la residenza estiva delle migliori famiglie fiorentine, grossetane e senesi che trascorrevano le vacanze in Amiata, quando ancora il turismo non era “mordi e fuggi” e la stagione estiva si estendeva da luglio a settembre.
L’Impero aveva ospitato, per anni, le squadre di tennis che si venivano ad allenare al campo locale, così come le squadre di calcio di serie A in ritiro in paese, come la Fiorentina di Baggio o il Napoli del Pibe de Oro; che l’amministrazione comunale ha celebrato ad agosto con “Maradona a Castel del Piano. La prima volta 40 anni dopo”; proprio all’hotel.
La vendita all’asta fa tremare il comparto amiatino della ricezione e del turismo, già in difficoltà a causa delle recenti stagioni con poca o alcuna neve: l’Impero, oltre a essere un centro nevralgico per l’organizzazione di eventi, è anche l’unico 4 stelle dei due versanti della vetta della Montagna. La struttura è aperta e funzionante, accetta prenotazioni (anche tramite portali online) ed eroga i servizi. Abbiamo provato a contattare i titolari ma non siamo stati richiamati.
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