Se è vero – come evidenzia la Regione Puglia – che il nuovo ciclo di programmazione 2021/2027 costituirebbe un’opportunità di grande rilievo per implementare ed innovare le politiche regionali attraverso il programma finanziato dal Fondo di Sviluppo e coesione per un importo di 4.588.810.310 di euro e il Poc, Programma Operativo Complementare, finanziato con la quota di cofinanziamento nazionale e regionale non inserita nel Por per un importo complessivo di 1,7 miliardi di euro, è altrettanto vero che i comuni del promontorio del Gargano, fatta eccezione per i 5 milioni di euro assegnati a San Giovanni Rotondo, nella contrattazione diretta, in questa partita non hanno toccato palla.
Nell’accordo per lo sviluppo e la coesione sottoscritto da Governo e Regione Puglia per l’attuazione delle politiche di coesione e per ridurre le disuguaglianze territoriali, la Capitanata – tramite enti come il Consorzio di Bonifica di Capitanata, la Provincia di Foggia, la Asl di Foggia, il Policlinico Riuniti, Ferrovie del Gargano, Arca e il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano – otterrà comunque una valanga di soldi dei complessivi 6,3 miliardi di euro.
La Regione Puglia ha spiegato che la programmazione è stata condotta nei rispettivi ambiti da tutti i dipartimenti e uffici regionali, che avrebbero tenuto conto dell’intera attività svolta anche per quanto attiene al coinvolgimento dei diversi soggetti coinvolti e dell’imponente lavoro di programmazione svolto negli ultimi anni che ha portato la Regione a dotarsi di 25 documenti di programmazione di settore. Successivamente sono state svolte le interlocuzioni con il Ministero delle Coesione e con le amministrazioni centrali interessate. Tuttavia sono pochi i progetti dei comuni foggiani inseriti del Fondo di Coesione e Sviluppo, certamente meno di quelli assegnati in Salento, terra d’origine del vicepresidente esecutivo della Commissione europea, dal primo dicembre scorso anche commissario europeo per la politica regionale e di coesione, lo sviluppo regionale, le città e le riforme nella Commissione Von der Leyen II.
Chi ha beneficiato delle risorse messe a disposizione è il Comune di Zapponeta del sindaco Vincenzo Riontino, che ottiene 3 milioni e 865mila euro per l’intervento di messa in sicurezza del territorio costiero e prevenzione dell’erosione della costa. Il Comune di Ordona guidato da Adalgisa La Torre incassa 2.100.600 euro per la mitigazione del rischio idrogeologico. Candela del plurisindaco Nicola Gatta ed ex presidente della Provincia di Foggia, prende 5 milioni di euro per l’impianto di depurazione nella zona Pip. Stessa cifra assegnata ad Ascoli Satriano governata da Vincenzo Sarcone, per la realizzazione dell’impianto di depurazione a servizio della zona industriale Area Zes Adriatica interregionale Puglia-Molise. Al Comune di Apricena del quattro volte sindaco Antonio Potenza, espressione di Forza Italia, sono andati ben 8.451.695,77 per la realizzazione della viabilità di interconnessione tra il distretto lapideo, agroalimentare e la zona industriale-circumvallazione nord-ovest. A Biccari (dell’ex sindaco Gianfilippo Mignogna), tre milioni di euro per la riqualificazione del Centro Urbano mediante rigenerazione di Piazza Giacomo Matteotti e delle infrastrutture stradali ad essa collegate.
E ancora, è stato inserito tra gli interventi del Patto di Coesione il progetto per il riutilizzo delle acque reflue civili dell’impianto di depurazione di Manfredonia per un importo di 6.393.200 euro. Cinque milioni di euro andranno ai comuni capoluogo di Foggia, Taranto, Brindisi e Bari per le forniture per il potenziamento delle raccolte differenziate, mentre per la realizzazione di un palazzetto multimediale con piscina socio-sanitaria, il Comune di San Giovanni Rotondo beneficerà di 4,8 milioni di euro (l’unico della Montagna del Sole). Per gli interventi di rimozione di superfetazioni e baracche, riqualificazione dell’area del regio tratturo Chiesa delle Croci, recupero ex Istituto d’arte di via San Severo, Foggia ottiene 3 milioni e 126mila euro. Accadia 3,3 milioni di euro per la ristrutturazione di Palazzo per l’Ostello 2.0 nel Rione Fossi. Due milioni di euro al Comune di Torremaggiore per Sisus.
Nulla, quindi, ai comuni del Gargano. Tra i sindaci, perlopiù di marca Pd-centrosinistra, c’è forte delusione. Sembrerebbe che nessuno sapesse della possibilità di inserimento di progetti specifici. “Una cosa indicibile” fa notare un sindaco. “Nessuno ci ha chiesto se avessimo qualche progetto da inserire, non ne sapevamo nulla”. Altri sindaci avevano avanzato richiesta per alcuni progetti, che sarebbero stati valutati ma non inseriti.
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