Il nuovo Governo del Regno Unito intende tornare all’obiettivo originale di mettere la parola fine alla vendite di nuove auto a benzina e diesel già nel 2030. Il precedente esecutivo a guida Rishi Sunak aveva infatti deciso lo scorso anno di posticipare lo stop alla vendite delle nuove auto a benzina e diesel nel Regno Unito dal 2030 al 2035. La decisione del nuovo primo ministro Keir Starmer di tornare al progetto originale aveva però suscitato molte perplessità da parte delle case automobilistiche, soprattutto per via del percorso indicato dal “mandato ZEV”.
In breve, stabilisce che già dal 2024, almeno il 22% delle auto vendute debba essere ad emissioni zero. Poi, di anno in anno, questa percentuale è destinata a crescere. In caso di mancato raggiungimento di questi obiettivi, per le case automobilistiche scatterebbero delle multe.
A quanto pare, il Governo inglese potrebbe decidere di fare un passo indietro e di rivedere gli obblighi minimi di vendite delle auto ad emissioni zero. Infatti, l’industria automotive ha lanciato l’allarme che il piano avrebbe portato alla chiusura di fabbriche e alla perdita di posti di lavoro in assenza di una maggiore domanda da parte dei consumatori.
I COSTI SAREBBERO ALTISSIMI
Entriamo più nei dettagli. Siccome la domanda di veicoli elettrici non sta crescendo come sperato, anche se ad ottobre le vendite sono andate molto bene con una quota di mercato di oltre il 20%, ben difficilmente le case automobilistiche riusciranno a rispettare il limite minimo del 22%. Dunque, è stato stimato dall’associazione di categoria SMMT che le multe potrebbero pesare sul settore per circa 6 miliardi di sterline (circa 7,2 miliardi di euro), minacciando sia i posti di lavoro sia l’attrattiva della Gran Bretagna come polo manifatturiero.
Infatti, a differenza dell’Unione Europea, dove le case automobilistiche possono soddisfare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 vendendo un mix di veicoli ibridi ed elettrici, la Gran Bretagna esige da quest’anno che le case automobilistiche vendano una percentuale minima di auto completamente elettriche, altrimenti dovranno pagare multe di 15.000 sterline (circa 18.000 euro) per ogni veicolo non conforme venduto.
Sappiamo già che Stellantis ha fatto sapere che intende chiudere la sua fabbrica di furgoni nel sud dell’Inghilterra, mettendo a rischio più di 1.000 posti di lavoro, mentre Ford ha dichiarato che avrebbe tagliato 800 posti di lavoro nel Regno Unito. Il ministro delle Imprese Jonathan Reynolds ha affermato che durante i colloqui con Stellantis, è stato sollevato proprio il problema dei vincoli del mandato ZEV.
COME PROCEDER� IL GOVERNO?
Il Governo inglese, dunque, punta a rivedere le regole. Il ministro delle Finanze Rachel Reeves ha affermato che l’esecutivo ha avviato una consultazione “per esaminare i piani che abbiamo ereditato dal governo precedente”.
È davvero importante assicurarci di trovare il giusto equilibrio e avere il giusto supporto per il settore automobilistico, l’industria automobilistica, in Gran Bretagna. Vogliamo che le persone acquistino veicoli elettrici, ma vogliamo mantenere i posti di lavoro, vogliamo mantenere gli investimenti in Gran Bretagna e siamo determinati attraverso la consultazione a fare proprio questo.
Jonathan Reynolds ha poi aggiunto che il Governo resta impegnato ad eliminare gradualmente entro il 2030 le nuove auto alimentate esclusivamente da motori a combustione, ma ha ammesso che le attuali quote di vendita per i veicoli a emissioni zero non stanno funzionando come previsto. Reynolds ha affermato che il Governo accelererà la consultazione in modo che il settore automotive abbia chiarezza prima del nuovo anno.
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