PORTOGRUARO (VENEZIA) – Un investimento da un miliardo per non avere più un “tratto maledetto” in A4 e per rendere più moderna e sicura la viabilità autostradale del Veneto orientale. Il Municipio di Portogruaro ha ospitato ieri un tavolo tecnico sulla terza corsia dell’A4. Convocato dalla vicepresidente regionale ed assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, e dall’assessore al Bilancio con delega agli Enti Locali, Francesco Calzavara, l’incontro è servito a fare il punto sullo stato di attuazione dei lavori in corso e sugli sviluppi dell’intervento di ampliamento della Venezia-Trieste, nel tratto tra Portogruaro e San Donà di Piave. Presenti gli amministratori dei Comuni del Veneto Orientale, il presidente di Autostrade Alto Adriatico, Marco Monaco, il vicepresidente della concessionaria della rete, Tiziano Bembo, il Rup della terza corsia della A4 e direttore tecnico, Paolo Perco, e il soggetto attuatore del Commissario per l’emergenza della A4 per il Veneto, Marco d’Elia. «Oltre all’ampliamento della terza corsia – ha detto l’assessore De Berti – con il nuovo svincolo e casello di San Stino di Livenza, del valore complessivo di 870 milioni di euro, saranno realizzati anche quattro interventi funzionali all’opera, ovvero l’ampliamento dei caselli di San Donà di Piave e di Portogruaro, nuove aree di sosta per i mezzi pesanti a Fratta nord e Fratta sud e, infine, la ristrutturazione della caserma di San Donà di Piave, per un investimento complessivo che sfiora un miliardo di euro. Restituendo un’infrastruttura moderna ed efficiente al territorio non solo andiamo a migliorare la qualità di vita delle comunità locali ma anche ad agevolare la circolazione delle merci».
Lavori in vista
Le sei grandi opere previste cambieranno il volto del tratto dell’autostrada A4 tra San Donà di Piave e Portogruaro, a partire già da inizio 2025. Un piano ambizioso, con un finanziamento senza precedenti messo a punto dal Commissario delegato per l’emergenza della A4 che, con l’ausilio di Autostrade Alto Adriatico, ha l’obiettivo di trasformare il sistema trasportistico del Veneto Orientale. «La Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale – ha detto il presidente Gianluca Falcomer – ha costantemente sottolineato l’urgenza di completare la terza corsia dell’autostrada A4, in particolare nel tratto tra San Donà di Piave e Portogruaro, teatro di numerosi incidenti, spesso mortali. In diverse occasioni abbiamo espresso preoccupazione per i ritardi nei lavori e abbiamo sollecitato le autorità competenti a procedere con celerità, evidenziando la necessità di interventi infrastrutturali per migliorare la sicurezza stradale».
«L’ultimo tratto di terza corsia – ha detto il sindaco di Portogruaro Luigi Toffolo – consentirà di garantire più sicurezza agli automobilisti. Con quest’opera la grande viabilità in direzione est-ovest di tutto il Nordest si potrà dire completata e porterà sicuramente anche maggiori vantaggi economici diretti ed indiretti al nostro territorio». A ricordare che a questo grande puzzle di interventi manca un tassello è il consigliere regionale Fabiano Barbisan che ha evidenziato come non ci siano ancora tempi certi per il casello di Alvisopoli – Bibione, pur inserito nel Piano economico finanziario della concessione trentennale. «Si tratta di un’opera strategia per la località balneare di Bibione e più in generale – ha detto Barbisan – per l’area più a est della Regione Veneto, che darebbe risposte e la possibilità di un rilancio anche all’area produttiva Eastgate Park tra Portogruaro e Fossalta di Portogruaro. Si deve fare tutto il possibile per avviare in tempi rapidi anche i lavori di realizzazione di questa nuova uscita».
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