Decreto Flussi e Fisco sono stati i temi principali al centro della conferenza stampa di stamane, sabato 30 novembre, convocata dalla Lega Fvg a Monfalcone. L’incontro è stato l’occasione per illustrare tre norme “partorite” su impulso della Lega regionale e monfalconese che hanno incalzato i parlamentari “romani” per raggiungere i risultati in materia di immigrazione, fiscalità ed economia del territorio. A rendere noto tutto questo sono stati l’onorevole europarlamentare Anna Maria Cisint, il senatore e segretario regionale della Lega Marco Dreosto, l’onorevole Graziano Pizzimenti e il capogruppo della Lega in Regione, Antonio Calligaris.
«Oggi rendiamo noti i risultati straordinari di due anni di lavoro che sono un primo passaggio di provvedimenti a garanzia dell’equità sociale per tutti» ha esordito Dreosto che ha descritto la regione come «un laboratorio dell’integrazione dov’è stato garantito un valore aggiunto da regolamentare per vivere il territorio». Da parte sua, Cisint ha definito quanto realizzato «un lavoro di squadra che è servito a comprendere bene gli effetti di alcune situazioni d’impatto come quelle che si vivono a Monfalcone». «Nel nostro Paese – spiega l’europarlamentare – certe norme sono sbagliate ma a noi non interessano le ideologie e abbiamo lavorato sui numeri». In tema di ricongiungimenti, l’ex sindaco ha annunciato la fine della vecchia norma «che fino al 31 dicembre di quest’anno permetterà di accogliere tutti con un forte e negativo impatto sul welfare».
«Abbiamo rivoltato Monfalcone come un calzino e le abbiamo ridato dignità – rivendica Cisint – su 7mila residenti musulmani lavorano solo 1700. L’impatto dei ricongiungimenti sul welfare è pesantissimo e si è tradotto in mancanza di equità sociale su servizi sanitari, scolastici e sugli alloggi sociali». Sulla tematica quindi, Cisint informa che la Camera ha approvato l’emendamento che ha riformulato la norma. Sulla falsariga di quanto già proposto in Francia – ai fini del riconoscimento dei ricongiungimenti familiari e a garanzia di una maggiore stabilità – la permanenza obbligatoria in Italia dovrà essere di almeno 2 anni consecutivi anziché il solo permesso di soggiorno di un anno come previsto finora. Rimane invece il permesso di soggiorno di 1 anno per fare il ricongiungimento con figlio minorenne.
Inoltre, tra coloro che possono esercitare il ricongiungimento viene infine specificato che il permesso di soggiorno di asilo deve essere quello conseguente al riconoscimento della protezione internazionale, ossia il richiedente deve essere un rifugiato o un titolare di protezione sussidiaria riconosciuto. Dal primo gennaio 2025, entrerà pure in vigore il criterio preventivo di idoneità alloggiativa. Modifiche normative sono attese anche in materia di Irpef le cui detrazioni attualmente sono riconosciute anche agli extracomunitari non residenti in Italia ma rientranti nel nucleo familiare dichiarato.Tutto questo – in linea con le normative comunitarie già adottate da altri Paesi europei – avviene mentre il Decreto Flussi è stato già approvato alla Camera ed è atteso per la prossima al Senato.
Di «immigrazione regolare, controllata e sostenibile» ha parlato poi Dreosto che ha illustrato l’introduzione – la cui paternità è riferita al Governo – dell’articolo 2 della Legge di Bilancio, con cui viene ridisegnato l’impatto degli sconti fiscali del Fisco, l’ultimo codicillo lo dedica ai lavoratori stranieri. In particolare, viene disposto che dal 1° gennaio 2025 le detrazioni per familiari a carico non spettano ai contribuenti che non sono cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione o di uno Stato che aderisce all’accordo sullo spazio economico europeo per i familiari residenti all’estero. «Grazie a questo – rivela Dreosto – ogni anno lo Stato Italiano recupererà 500 milioni di euro». Un’altra novità della settimana che sta per chiudersi riconducibile al Decreto Fiscale è stata illustrata da Pizzimenti che è intervenuto sul settore pesca e nello specifico sulla problematica rappresentata dal Granchio Blu che distrugge le reti dei pescatori: un danno economico in quanto il pescato viene perso.
Grazie al recupero di 3 milioni e 700mila euro ricavato da un capitolo di bilancio, Pizzimenti e gli altri firmatari dell’emendamento sono riusciti a garantire rimborsi significativi ai pescatori. «Uno spiraglio di luce in una situazione quasi tragica» commenta l’onorevole. A definire quanto presentato «una dimostrazione di grande capacità di lavoro che ha permesso di capire ed analizzare i problemi» è stato il consigliere regionale Calligaris che ha parlato di «risultati raggiunti senza urlare ma ottenuti combattendo un sistema stratificato di norme a favore di determinate categorie». «Quelle approvate non sono norme inumane ma provvedimenti nati per ripristinare l’equità» così Calligaris.
Riferendosi alla Finanziaria Regionale che sarà approvata in Regione entro una decina di giorni, Calligaris ha annunciato che sarà rifinanziato il servizio delle guardie giurate sui bus. In particolare questo avverrà sulla Linea 51 che in passato è stata teatro di aggressioni che hanno visto protagonisti lavoratori extracomunitari a bordo.
«Non c’è stata nessuna improvvisazione, le norme sono state introdotte con sensibilità – conclude Dreosto – andremo avanti con altri obiettivi ambiziosi a garanzia del rispetto della legalità, della storia, della cultura, delle tradizioni e dell’identità».
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