PALERMO (ITALPRESS) – “L’iniziativa è stata ideata nell’ottica di favorire una diffusione della cultura della legalità fiscale, una sensibilizzazione delle coscienze che obiettivamente ancora ha dei livelli insufficienti”. E’ questo lo spirito con il quale è nata l’idea di istituire il premio “Legalità Fiscale”, promosso dalla Camera degli Avvocati Tributaristi, presieduta dal professore Angelo Cuva. Un riconoscimento che è stato assegnato al generale Ignazio Gibilaro, Comandante Interregionale Italia Centrale Guardia di Finanza, insieme al quale è stata premiata anche Francesca Lancia, giovane avvocato che si è abilitato lo scorso gennaio, grazie ad un elaborato che trattava di legalità ed equità in termini fiscali.
“Bisogna agire soprattutto nei confronti dei giovani per creare quella consapevolezza che la contribuzione fiscale è a fondamento di ogni collettività e quindi questo premio rivolto a personaggi che si sono particolarmente distinti nei vari settori pubblici e privati acquisisce valore – ha sottolineato Cuva -. E’ la prima edizione e speriamo con tutti i partner che ci hanno dato il loro supporto di potere andare avanti per i prossimi anni”.
La cerimonia di consegna – alla quale ha preso parte con un videomessaggio di saluto anche il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, si è svolta nell’aula magna della Corte di Appello del Tribunale di Palermo.
“Ricevere questo premio – ha spiegato il generale Gibilaro – ha per me un valore di alto riconoscimento professionale. E’ un momento in cui soprattutto tra l’Amministrazione finanziaria, la Guardia di Finanza e il mondo dei cittadini contribuenti stiamo cercando di instaurare un nuovo rapporto, non più un rapporto di preconcetti, non più contrapposizione, ma quanto più possibile di collaborazione, perchè alla fine ci dobbiamo rendere conto che dobbiamo cooperare per avere un sistema di prelievo tributario equo, giusto, che contribuisca al benessere sociale della collettività. Ricevere questo premio, per me è importante professionalmente. Mi emoziona il fatto di riceverlo in questo palazzo in cui da giovane capitano mi trovai a lavorare con il pool antimafia, con il giudice Falcone per le indagini bancarie e societarie, quindi per me ha un valore aggiunto questo luogo, questo momento”.
A fare gli onori di casa è stato il giudice Piergiorgio Morosini, Presidente del Tribunale di Palermo: “E’ un’iniziativa molto importante – ha sottolineato – perchè propone una prospettiva diversa nel rapporto tra cittadino e fisco, grazie anche molto alla mediazione degli Avvocati tributaristi. Quando si parla di fisco, di tributi, molto spesso c’è istintivamente una sorta di repulsione rispetto a questi temi. Questa iniziativa propone un approccio diverso, cioè cercare di costruire un percorso in cui il contribuente e le amministrazioni fiscali possano dialogare in un rapporto di collaborazione, per far capire che i tributi, il fisco, sono un qualcosa che ha molto a che fare con il contributo che ciascuno di noi può dare alla comunità in cui vive e quindi un comportamento leale verso il fisco, verso lo Stato. E’ un qualcosa di cui poi si gioverà la comunità in cui viviamo e quindi noi stessi. Credo sia un modo nuovo e importante di interpretare e di ragionare sui temi che riguardano il fisco e i tributi”.
Presente all’iniziativa, tra gli altri, Roberto Gueli, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia: “Quella di oggi – ha dichiarato – rappresenta una bellissima iniziativa, faccio i complimenti a chi l’ha voluta, un’iniziativa che parla di legalità all’interno del Tribunale, quindi un plauso e mi auguro che diventi anche un progetto nazionale. Per l’Ordine dei Giornalisti, che ho l’onore di presiedere, la parola legalità è un fil rouge importante. Noi come Ordine siamo proprio nella casa della legalità, un ex covo di Riina che è stato affidato ai giornalisti che lavorano, schiena dritta, confrontano le fonti e pubblicano le notizie vere seguendo la deontologia. Tutto il resto noi lo lasciamo fuori dalla porta. Proprio nella sede dell’Ordine abbiamo, a proposito di legalità, di voglia di fare giornalismo vero, giornalismo concreto, una mostra dedicata ai colleghi siciliani uccisi dalla mafia, quindi il fil rouge della parola legalità unisce l’ordine dei giornalisti a questo premio a cui faccio ancora i complimenti”.
L’evento è stato patrocinato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo, dall’Associazione Magistrati Tributari Sicilia, dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Palermo, dalla Fondazione Sicilia e dal Comune di Palermo. I media partner includono Il Moderatore, Italpress e il Giornale di Sicilia.
– foto xd6 Italpress –
(ITALPRESS).
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