Pubblicato: 29/11/2024 18:46
Iniziando a affiggere manifesti per le orchestre nei locali toscani, Fernando Capecchi si era affermato come uno dei più significativi impresari del panorama teatrale italiano. La sua storia si è conclusa a Pistoia, dove è deceduto all’età di 80 anni, a causa di una malattia. Questo percorso ha visto Capecchi abbandonare il lavoro di venditore di piante per dedicarsi a una carriera che ha evidenziato la sua determinazione e la sua capacità di comprendere la realtà circostante. Nonostante l’emergere di personaggi dal grande rilievo come Carlo Conti, Leonardo Pieraccioni, Giorgio Panariello e Zucchero, Capecchi rimase saldo nelle sue convinzioni. Tra gli altri artisti che ha supportato ci sono stati Niki Giustini, Cristiano Militello e Andrea Cambi.
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Carlo Conti lo ha omaggiato su Instagram con un messaggio toccante: «Ciao Fernando, che incredibile percorso insieme! Quanti chilometri, quante serate, quanti momenti di gioia e frustrazione, quanti abbracci e discussioni, e quel famoso “saluta tutti”… Con te se ne va una parte importante della mia vita».
È stato Giorgio Panariello, attraverso una sua imitazione divertente che oscillava tra il divertimento e il rispetto, a rendere Capecchi noto al grande pubblico, con il suo personaggio Nando che concludeva le telefonate con un affettuoso «Saluta tutti».
A Ramini, un piccolo comune della provincia di Pistoia, dove Capecchi ha fondato la Vegastar, si sono riuniti molti volti noti dello spettacolo e aspiranti modelle, poiché la Vegastar ha organizzato i concorsi regionali di Miss Italia.
La carriera di Capecchi si intrecciò presto con quella di Gherardo Guidi, proprietario della Capannina e della Bussola. Una trasmissione iconica come «Aria Fresca» ha lanciato molti comici e artisti della sua scuderia proprio nel celebre locale di Focette. A Firenze, incontrò un giovane Carlo Conti, che all’epoca faceva il dj al Poggetto. Fu il futuro conduttore a parlargli di un talento emergente, Leonardo Pieraccioni. In seguito, si aggiunse anche Giorgio Panariello, scoperto quasi per caso da Capecchi durante una performance a Bussoladomani, in Versilia, dove incantava con straordinarie imitazioni di icone come Mike Bongiorno, Renato Zero e Papa Giovanni Paolo II.
Benvoluto in tutto il panorama televisivo, Capecchi ha collaborato con il giornalista di La Nazione Enrico Salvadori per scrivere «Saluta tutti», pubblicato da RaiEri, un’opera che racchiude l’essenza della sua esistenza.
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Ultimo Aggiornamento: 29/11/2024 20:58
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