Canelli città dell’innovazione, è la casa dei nomadi digitali #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Grazie a un progetto sui nomadi digitali Canelli si aggiudica il secondo posto per il premio Innovazione e sviluppo Next Generation.

Al Comune andranno quindi 6.500 euro a disposizione per dare vita al progetto vincitore destinato ad attirare in città i «nomadi digitali», cioè professionisti che lavorando da remoto e scelgono di viaggiare per il mondo.

Il concorso era stato indetto da Anci Piemonte e dall’Associazione per la convergenza dei servizi di comunicazione con lo scopo di premiare le migliori idee per l’innovazione. Gioisce la sindaca Roberta Giovine: «Un successo che dimostra che il nostro ufficio bandi funziona. Dopo una prima fase sperimentale da gennaio l’ufficio sarà definitivo».

L’istituzione di un ufficio, oltre che di un assessorato presieduto, dedicato alla progettazione per l’ottenimento di fondi era stato uno dei primi punti nel programma elettorale dell’attuale amministrazione. «L’importo è limitato ora, ma grazie a questo abbiamo già ottenuto finanziamenti significativi», commenta la sindaca.

Spazi per lavorare da remoto

Il progetto presentato da Canelli è volto a offrire servizi per attirare nella città i nomadi digitali. L’idea che è valsa il riconoscimento – per ora non ancora diventato progetto vero e proprio con lo stanziamento di un gadget e un cronoprogramma – prevede spazi in cui chi lavora da remoto possa stare al computer, fare coworking e socializzare avendo una serie di servizi come il Wi-Fi. «L’idea è creare una rete di agevolazioni e facilitazioni per chi viene a vivere e lavorare per pochi mesi a Canelli attraverso la collaborazione di aziende e commercio», illustra l’idea Paola Bottero, assessora ai bandi – La tematica era digitalizzazione e futuro. Noi l’abbiamo declinata sullo sviluppo territoriale».

L’idea è quella di partire da spazi comunali esistenti – è stato individuato Palazzo Giuliani – per creare un “ambiente di coworking moderno e versatile» con un’area di lavoro condivisa, sale riunioni e locali per eventi. Per questo si vuole mappare i bisogni specifici dei nomadi digitali, mappare le strutture esistenti per andare a potenziare i servizi turistico-ricettivi anche mediante la formazione degli operatori locali e un piano di promozione.

Alloggi con affitti brevi

Nel disegno del Comune si potrebbe poi costruire una proposta per alloggi nelle vicinanze con affitti a breve durata. “A supporto potrebbero esserci azioni volte a facilitare l’inserimento nel tessuto cittadino ad esempio concentrando le informazioni base per la vita del Comune”, spiega Bottero.

I 6.500 euro ora potranno andare a servire per uno studio di fattibilità: «Poi occorre trovare bandi adatti per mettere in pratica l’idea – continua l’assessora – ci sono diverse linee di intervento che potrebbero essere adatte».

Il primo premio dell’Anci Piemonte è andato invece a Saluzzo per un progetto sull’alfabetizzazione digitale. Le idee arrivate al concorso regionale dell’associazione dei Comuni verranno poi rilanciate sul territorio nazionale e fare da esempio per altri paesi e città che si siano interessati a progetti simili. «Questo è un riconoscimento per il carattere innovativo della nostra città – dice Giovine – È anche un modo per vedere il turismo in un modo alternativo, offrire non solo svago, ma anche servizi a viaggiatori che verrebbero qui per lavorare».