La Conferenza Stato-Regioni ha approvato la rimodulazione del piano sanitario della Sicilia, sbloccando 800 milioni di euro per progetti di edilizia sanitaria. Lo ha annunciato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, sottolineando che le risorse saranno destinate alla costruzione di tre nuovi ospedali e alla ristrutturazione di un quarto nella città di Palermo.
Le opere programmate, dal valore complessivo di 747,7 milioni di euro, includono: 120 milioni di euro per un nuovo Polo di eccellenza pediatrico presso l’Arnas Civico-Di Cristina. 348 milioni di euro per il nuovo Policlinico che migliorerà le condizioni per pazienti e operatori sanitari. 240 milioni di euro per un nuovo Polo oncoematologico degli ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, finalizzato a percorsi avanzati di prevenzione, diagnosi e trattamento. 39,7 milioni di euro per l’adeguamento del Polo chirurgico e delle emergenze dell’ospedale Cervello, padiglione A.
Strategia per una sanità moderna
Il presidente Schifani ha descritto questo passo come fondamentale per l’azione del suo governo, finalizzata a riqualificare e modernizzare la sanità siciliana. “Le infrastrutture sono la premessa essenziale per garantire un’assistenza sanitaria adeguata agli standard moderni,” ha affermato, aggiungendo che l’obiettivo è invertire il fenomeno della migrazione ospedaliera e rendere la Sicilia un punto di riferimento sanitario nel Mediterraneo, come già avviene nel settore dei trapianti.
Invitalia e monitoraggio dei lavori
A luglio scorso è stata firmata una convenzione con Invitalia, che supporterà la Regione come centrale di committenza e consulente tecnico-operativo. L’accordo, che scadrà a dicembre 2026, prevede tempi certi per l’attuazione degli interventi, con un monitoraggio costante da parte del dipartimento di Pianificazione strategica, guidato da Salvatore Iacolino.
Prossimi passi
La Regione Siciliana e il Ministero della Salute firmeranno un accordo di programma-quadro, necessario per avviare la fase operativa con la predisposizione dei bandi di gara e l’avvio dei lavori. Schifani ha espresso fiducia nella capacità di rispettare i tempi, assicurando che il suo governo seguirà con attenzione ogni fase del progetto per garantire risultati concreti e duraturi nel settore sanitario regionale.
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Siccità, «Tutte le risorse dell’Ancipa per i cinque Comuni dell’Ennese già individuati» – L’acqua dell’Ancipa deve essere destinata ai cinque Comuni dell’Ennese già individuati dalla cabina di regia sull’emergenza idrica e dall’Osservatorio usi idrici dell’Autorità di Bacino. È quanto ribadiscono in una nota congiunta, inviata a Enel green power e a Sicilacque, il coordinatore della cabina di regia, Salvatore Cocina, e il segretario dell’Autorità di bacino della Regione Siciliana, Leonardo Santoro. Stamattina, nella sede della Protezione civile regionale, a Palermo, Cocina ha incontrato i sindaci di Troina, Cerami, Gagliano e Nicosia che, con Sperlinga, dipendono quasi esclusivamente dall’invaso Ancipa per l’approvvigionamento idrico. I primi cittadini hanno espresso la loro preoccupazione per il rischio di un prossimo esaurimento delle forniture.
La cabina di regia aveva invitato a ridurre il prelievo a soli quattromila metri cubi al giorno, dal 15 novembre, per rifornire i cinque centri dell’Ennese e per prolungare la disponibilità di acqua. Siciliacque, però, pur riducendo il prelievo dal 3 novembre, ha continuato a prelevare acqua oltre questo limite, causando la diminuzione del volume residuo che potrà essere riservato ai cinque Comuni.
Inoltre, l’Enel alcuni giorni fa ha manifestato la necessità di mantenere il livello minimo di invaso a 218.000 mc di acqua e, sostanzialmente, così come interpretato dai sindaci interessati, avrebbe annunciato la fine dei prelievi già da oggi.
Con la nota congiunta, Cocina e Santoro hanno invitato l’Enel ad attenersi alle indicazioni fornite e a continuare a garantire l’approvvigionamento idrico. Inoltre, hanno dato disposizione a Siciliacque di limitare il prelievo in favore dei soli cinque Comuni ennesi. La Protezione civile della Regione ha già attivato un piano straordinario di servizi di autobotti dei Comuni, del Corpo forestale, dei vigili del fuoco in favore dei centri che potrebbero ricadere in sofferenza. Inoltre, già da martedì scorso, ha incaricato Siciliacque di realizzare un bypass di emergenza per sostituire il tratto dell’acquedotto Blufi che trasporta le acque dei nuovi pozzi di Butera verso Caltanissetta: funzionando al contrario e con maggiori pressioni, la condotta manifesta continue perdite.
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Siccità, oltre 3 mila richieste di contributi alla Regione per realizzare e sistemare pozzi e serbatoi – Massiccia adesione all’avviso regionale per interventi di contrasto alla siccità, emanato dal commissario delegato all’emergenza idrica per l’agricoltura, Dario Cartabellotta. Sono 3.045 le istanze presentate per ottenere i contributi a fondo perduto: 3.011 domande sono state inviate da singoli agricoltori, 20 da imprese in forma associata e 14 dai Comuni.
I finanziamenti serviranno per realizzare interventi di captazione, raccolta e stoccaggio delle acque a uso agricolo e zootecnico; per la costruzione di nuove vasche e di serbatoi per la raccolta di acqua; per la realizzazione di nuovi pozzi o per il miglioramento di quelli esistenti. Ammessi al finanziamento anche i nuovi impianti di mini-desalinizzazione.
«Già entro fine anno – dice il presidente della Regione Renato Schifani – saranno pronti i decreti di finanziamento. Gli imprenditori potranno quindi avviare i lavori che riguardano, tra l’altro, la realizzazione di nuovi pozzi o la sistemazione di quelli esistenti, ed avere così l’acqua necessaria per far fronte alle esigenze delle proprie aziende. Si tratta di un ulteriore sostegno a favore degli agricoltori, categoria che più di tutte sta soffrendo la grave emergenza idrica che ha colpito la Sicilia. Siamo intervenuti stanziando centinaia di milioni e mettendo in campo aiuti diretti, come quelli al settore vitivinicolo e il bonus fieno. In precedenza, abbiamo emanato bandi per il miglioramento delle infrastrutture irrigue anche in ottica preventiva e per incentivare la razionalizzazione dell’uso dell’acqua. Il mio governo è fortemente impegnato ad aiutare un comparto fondamentale per l’economia siciliana e continueremo a farlo».
La dotazione finanziaria dell’avviso è attualmente di 17,5 milioni di euro. Il governo regionale ha già approvato in giunta il disegno di legge di Stabilità, che prevede un ulteriore stanziamento di 20 milioni di euro, provvedimento che adesso inizierà l’iter di approvazione all’Ars.
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