Il Metromare fino alla Fiera torna sul binario. E stavolta “speriamo che sia quello giusto”. Dopo aver revocato “per le gravi inadempienze” il contratto alla Italiana costruzioni, la società che si era aggiudicata l’appalto (e la stessa che aveva realizzato il primo tratto, dalla stazione di Rimini a quella di Riccione), Patrimonio mobilità Rimini aveva subito interpellato il Consorzio Integra di Bologna, secondo classificata al bando di gara. È di queste ore la comunicazione del Consorzio Integra, che ha dato la disponibilità per realizzare la progettazione definitiva ed esecutiva e i lavori del secondo tratto del Metromare, dalla stazione di Rimini alla Fiera. Già dalla prossima settimana Pmr, dopo le verifiche di legge previste, affiderà l’appalto al consorzio bolognese. Che vanta, tra i vari interventi, il parco agroalimentare Fico a Bologna e i lavori di ristrutturazione della Reggia di Caserta.
In che tempi potrà finalmente partire il cantiere del Metromare?
“Il Consorzio Integra avrà a disposizione 144 giorni per la progettazione definitiva ed esecutiva – fa il punto Stefano Giannini, presidente di Patrimonio mobilità Rimini – Noi ci auguriamo che riesca ad anticipare i tempi, affinché i lavori possano prendere il via il più presto possibile. E da quando inizierà il cantiere, la società avrà circa 700 giorni di tempo per i lavori”.
Il secondo tratto del Metromare è tra le opere finanziate dai fondi del Pnrr. Arrivati a questo punto, sarà impossibile terminare i lavori in tempo per il giugno 2026, la scadenza imposta per i cantieri del Pnrr.
“È così. Se tutto va bene, il tratto del Metromare fino alla Fiera sarà pronto per l’estate 2027 e quindi non riusciremo a rispettare la scadenza imposta dal Pnrr. Non è colpa nostra. Abbiamo avviato il tavolo di confronto con il Ministero dei trasporti e la Prefettura e siamo certi che le risorse ci saranno comunque. Prima che arrivassero i fondi Pnrr, erano già stati assegnati 60 milioni dal Cipe (il comitato interministeriale) per il prolungamento del Metromare. Quel finanziamento è ancora valido”.
Con Italiana costruzioni come andrà a finire? Chiederete un maxi risarcimento danni?
“Ci tuteleremo nelle opportune sedi legali. Il primo passo sarà riscuotere la fideiussione che Italiana costruzioni aveva versato per l’appalto di 29 milioni (gli altri soldi servono per gli espropri e le opere civili). Poi valuteremo con gli avvocati quali altre azioni legali intraprendere. Da quanto sappiamo, Italiana costruzioni si trova in difficoltà finanziarie. Ma adesso la nostra priorità è un’altra: far partire prima possibile il cantiere”.
Sempre che non si presentino altri imprevisti.
“Si tratta di un’opera molto complessa. Ma se Italiana costruzioni non fosse stata inadempiente il Metromare sarebbe stato delle poche opere di grande viabilità finanziate del Pnrr realizzate nei tempi previsti. Adesso dobbiamo correre ancor di più. Portare il Metromare fino alla Fiera è un’opera fondamentale per la nostra mobilità e va realizzata a ogni costo”.
Manuel Spadazzi
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