(Montel) I programmi di incentivi statali per l’energia rinnovabile stanno smorzando l’interesse per gli accordi commerciali, come i contratti di compravendita di elettricità (PPA), per il loro sviluppo, nonostante la domanda costante dei consumatori industriali, hanno detto gli esperti a Montel.
In Gran Bretagna, gli sviluppatori hanno spesso perseguito entrambe le opzioni contemporaneamente, ma in genere hanno preferito la sicurezza dei contratti per differenza (CFD) del governo, osserva Freddie Lyons della società di consulenza Afry.
“Nel Regno Unito, è comune per gli sviluppatori presentare una richiesta per un CFD e allo stesso tempo partecipare a gare di PPA aziendali. Di recente, hanno preferito procedere con i CFD in caso di successo, abbandonando i PPA aziendali a metà del processo”, afferma Lyons.
“Più che dalla domanda, i PPA dipendono dall’offerta. Infatti, sono in concorrenza con i CFD e i mercati spot”, dice Carlo Stagnaro, analista dell’Istituto Bruno Leoni.
Crescita futura?
La crescita futura dei PPA dipende da quanto possano essere attraenti i PPA rispetto alle alternative in termini di prezzo e rischio, aggiunge.
In Italia, i prezzi dei PPA si aggirano attualmente intorno ai EUR 60-70/MWh, mentre le aste relative ai CFD partono da EUR 80-85/MWh, commenta Stagnaro.
E aggiunge: “oggi un originator si trova di fronte a due alternative: sottoscrivere un PPA a EUR 65/MWh e sopportare un rischio di controparte, seppur limitato, oppure puntare su un CFD a EUR 75-80/MWh con un rischio di controparte praticamente nullo”.
Tuttavia, gli sviluppatori valutano diversi fattori al momento di scegliere le opzioni di ricavo, compresi la bancabilità e i ritorni sugli investimenti, dice Alberto Latorre, PPA origination manager di Nadara.
La tendenza è stata particolarmente evidente nei mercati con programmi di incentivi statali attivi.
Simona Soci di MBS Consulting dice: “Quest’anno il mercato italiano ha risentito pesantemente dell’incertezza del decreto Fer-X sugli incentivi per le rinnovabili”.
Per tutto il 2023, gli sviluppatori italiani hanno ritardato le decisioni sui PPA, analizzando più versioni dello schema di incentivi per le rinnovabili”, aggiunge Soci.
In Europa, la serie di aste statali in generale è stata “sicuramente un fattore di forte interesse”, spiega Latorre.
Dinamiche simili si possono trovare anche nel Regno Unito e in Francia, nota Latorre.
Garanzie pubbliche
I programmi di sostegno pubblico come i CFD li rendono particolarmente attraenti per gli sviluppatori, ma presentano anche degli aspetti negativi, precisa Steven Baker di Afry.
“I CFD sono garantiti dal governo e sono quindi attraenti dal punto di vista del rischio di credito. Ma, di per sé, le aste di CFD hanno una frequenza limitata”.
Di conseguenza, le garanzie pubbliche potrebbero svolgere un ruolo cruciale nel sostenere lo sviluppo del mercato dei PPA, evidenzia Lorenzo Parola, managing partner dello studio legale Parola Associati.
Questa è la versione online di un articolo pubblicato sull’Energy Transition Weekly di Montel il 22 novembre.
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