«Puntare su Tea e droni per un’agricoltura più sostenibile», l’appello del presidente Coldiretti Ettore Prandini al Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione. Lo studio: entro i prossimi cinque anni un’azienda agricola italiana su cinque adotterà strumenti di gestione direttamente basati sull’IA
L’agricoltura vedrà un ampio utilizzo dell’intelligenza artificiale. A dirlo, un’analisi Coldiretti presentata a Roma durante il Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione. La previsione dello studio indica che entro il 2030 un’azienda agricola italiana su cinque adotterà strumenti di gestione direttamente basati sull’IA, che diventerà sempre più centrale nello sviluppo dell’agricoltura 5.0.
«L’Intelligenza artificiale rappresenta un’opportunità di crescita per l’economia del Paese, ma non deve sostituire l’uomo». Ha puntualizzato il presidente Coldiretti Ettore Prandini, che ha messo l’accento sulla necessita di aumentare gli investimenti in innovazione. «Per sostenere l’innovazione in agricoltura per contrastare i cambiamenti climatici e assicurare la produzione alimentare – ha detto – occorre raddoppiare gli investimenti a sei miliardi entro il 2030».
Secondo dati Censis, oltre l’89% degli italiani ritiene prioritaria la realizzazione di investimenti pubblici con particolare attenzione a quelli per finanziare nuove tecnologie, inclusa l’IA, soprattutto per potenziare l’agricoltura italiana, considerata un settore vitale.
Sempre più innovazione in campagna
L’importanza dell’innovazione in agricoltura è confermata anche dall’analisi Coldiretti sui dati Smart Agrifood, che evidenzia una crescita del 19% nel fatturato del settore in un solo anno, con oltre 2,5 miliardi di euro di investimenti.
Attualmente, le aree agricole che impiegano strumenti avanzati coprono oltre 1 milione di ettari, pari al 9% del totale. Le nuove tecnologie permettono di ottimizzare l’uso delle risorse, come l’acqua, grazie a centraline meteo collegate a satelliti, e di migliorare l’efficienza delle operazioni grazie all’uso di attrezzature di precision farming.
Droni e Tea, il futuro dell’agricoltura sostenibile
L’innovazione deve rispondere anche alle esigenze particolari dei nostri territori: per questo Coldiretti ha proposto di autorizzare i droni per l’utilizzo efficiente di prodotti fitosanitari, soprattutto nell’agricoltura di montagna o eroica.
«Un altro passo importante verso un’agricoltura più sostenibile è rappresentato dalle Tea – ha affermato Prandini Coldiretti – tecnologie che consentono di selezionare varietà vegetali più resilienti ai cambiamenti climatici e con un minore impatto ambientale».
«Avanti col nucleare»
Durante i lavori si è affrontato anche il tema relativo alla grande sfida delle fonti energetiche legata alla valorizzazione delle rinnovabili, ragionando anche sull’energia nucleare per fusione. «Un’energia – ha dichiarato Prandini – che il nostro Paese ha sviluppato e che ora deve mettere in campo, i continui rinvii non faranno che indebolire il nostro sistema produttivo rispetto agli altri paesi».
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