Milano, 28 novembre 2024 – Raggiunto l’accordo tra i sindacati e la multinazionale svizzera Bystronic. La mobilitazione delle scorse settimane ha prodotto la riduzione del danno. Erano state avviate le procedure di licenziamento per 150 lavoratori e lavoratrici dei due stabilimenti produttivi di San Giuliano Milanese e Pieve Emanuele
Ora, dopo l’accordo, per 43 lavoratori il licenziamento è scongiurato con il loro ricollocamento in altri stabilimenti dell’azienda. Per altri 100, dal 28 febbraio, scatteranno una serie di garanzie economiche (un anno di stipendio come incentivo all’esodo) 100 di reimpiego attraverso una società di outplacement. Sette di loro, infine, hanno già trovato un nuovo impiego.
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Scende in campo anche la politica contro chiusura sedi azienda
Le reazioni
“Abbiamo fatto tutto il possibile per tutelare le lavoratrici e i lavoratori- commenta Giovanni Ranzini, segretario Fiom Milano- senza la loro determinazione non avremmo ottenuto nulla. E avevamo ragione: la procedura di licenziamento collettivo avviata dall’impresa, oltre che antisindacale nei modi, non aveva fondamento nel merito.
Questa vicenda ci conferma però quello che sosteniamo da tempo – continua Ranzini – l’assenza di leggi che impediscano alle multinazionali di trasferire saperi e produzioni fuori dal paese è uno dei problemi più grandi che ci troviamo ad affrontare. Sarebbe ora che chi governa si occupasse di questo”.
La protesta dei lavoratori Bystronic fuori dal consiglio comunale aperto
L’accordo – afferma Onorio Rosati, consigliere regionale di Alleanza Verdi Sinistra – conferma che, come abbiamo detto fin da subito, la procedura avviata dall’azienda non era corretta”. “L’accordo – continua Rosati – è frutto delle mobilitazioni dei sindacati, delle lavoratrici e dei lavoratori della Bystronic, oltreché delle amministrazioni locali del Sud Milano e anche di noi consiglieri regionali. L’accordo è la conferma che la lotta politica e sindacale, in ogni caso, paga”. “Rimane il rammarico e la preoccupazione – conclude il consigliere regionale di AVS – per la chiusura dei siti produttivi”
Il sostegno
Nelle settimane passate la vicenda Bystronic aveva tenuto banco anche nella vita pubblica di Pieve Emanuele e San Giuliano Milanese. I Consigli comunali di entrambi i paese avevano approvato l’ordine del giorno a sostegno dei lavoratori contro la decisione di licenziare 150 lavoratori.
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A Pieve Emanuele, prima della seduta di consiglio, un corteo molto partecipato aveva attraversato il paese da piazza Impastato al palazzo comunale. In prima linea sindaco e Giunta e tanti consiglieri comunali di Pieve, l’assessore Catania di San Giuliano Milanese, i lavoratori Bystronic, la Fiom, consiglieri regionali e di Città Metropolitana. aggiunto l’accordo tra i sindacati e la multinazionale Bystronic.
Raggiunto l’accordo tra i sindacati e la multinazionale Bystronic. La mobilitazione delle scorse settimane ha prodotto la riduzione del danno. Erano state avviate le procedure di licenziamento per 150 lavoratori e lavoratrici dei due stabilimenti produttivi di San Giuliano Milanese e Pieve Emanuele; ora, dopo l’accordo, per 43 lavoratori e lavoratrici il licenziamento è scongiurato con il loro ricollocamento in altri stabilimenti dell’azienda. Per tutti gli altri, dal 28 febbraio, scatterranno una serie di garanzie economiche e di reimpiego attraverso una società di outplacement. “L’accordo – afferma Onorio Rosati, consigliere regionale di Alleanza Verdi Sinistra – conferma che, come abbiamo detto fin da subito, la procedura avviata dall’azienda non era corretta”. “L’accordo – continua Rosati – è frutto delle mobilitazioni dei sindacati, delle lavoratrici e dei lavoratori della Bystronic, oltreché delle amministrazioni locali del Sud Milano e anche di noi consiglieri regionali. L’accordo è la conferma che la lotta politica e sindacale, in ogni caso, paga”. “Rimane il rammarico e la preoccupazione – conclude il consigliere regionale di AVS – per la chiusura dei siti produttivi”
La mobilitazione delle scorse settimane ha prodotto la riduzione del danno. Erano state avviate le procedure di licenziamento per 150 lavoratori e lavoratrici dei due stabilimenti produttivi di San Giuliano Milanese e Pieve Emanuele; ora, dopo l’accordo, per 43 lavoratori e lavoratrici il licenziamento è scongiurato con il loro ricollocamento in altri stabilimenti dell’azienda. Per tutti gli altri, dal 28 febbraio, scatterranno una serie di garanzie economiche e di reimpiego attraverso una società di outplacement. “L’accordo – afferma Onorio Rosati, consigliere regionale di Alleanza Verdi Sinistra – conferma che, come abbiamo detto fin da subito, la procedura avviata dall’azienda non era corretta”. “L’accordo – continua Rosati – è frutto delle mobilitazioni dei sindacati, delle lavoratrici e dei lavoratori della Bystronic, oltreché delle amministrazioni locali del Sud Milano e anche di noi consiglieri regionali. L’accordo è la conferma che la lotta politica e sindacale, in ogni caso, paga”. “Rimane il rammarico e la preoccupazione – conclude il consigliere regionale di AVS – per la chiusura dei siti produttivi”
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