Fermo, 25 novembre 2024 – In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si è celebrata ieri, il Comando provinciale dei carabinieri di Fermo ha voluto creare un momento di sensibilizzazione e riflessione. Ogni anno, in questa data così significativa, i carabinieri, uniti alle rappresentanti del Soroptimist Italia, illuminano la loro sede con un intenso colore arancione, simbolo di lotta e di speranza, per ribadire il loro impegno quotidiano contro la violenza di genere.
È fondamentale che ogni donna possa riconoscere i segnali sottili della violenza, che spesso si manifesta inizialmente in forme invisibili come la violenza psicologica, verbale ed economica. L’obiettivo è quello di prevenire l’escalation di tali comportamenti, che possono purtroppo culminare in atti di violenza fisica.
Nel 2024, nella provincia di Fermo, i carabinieri hanno raccolto 79 denunce per reati legati alla violenza di genere, tra cui maltrattamenti, atti persecutori e violenze sessuali. I militari del Comando provinciale di Fermo hanno denunciato 74 persone e arrestato 3 individui per tali reati, attivando il cosiddetto codice rosso per garantire rapidità nelle attività di protezione delle vittime. Oltre a ciò, oggi sono sette i “braccialetti antistalking” attivi, dispositivi elettronici pensati per offrire un ulteriore strumento di sicurezza alle vittime, gestiti con attenzione dalla centrale operativa dei carabinieri di Fermo. I dati forniti dall’Arma fotografano una situazione in cui anno per anno, purtroppo, si registra un incremento dei reati legati alla violenza di genere: nel 2023 i carabinieri hanno raccolto 74 denunce e deferito alla locale Procura 70 persone, di cui due arrestate; nel 2022 invece sono state raccolte 53 denunce e deferiti 44 individui, di cui due in stato di arresto.
Le stazioni dei carabinieri nella Provincia di Fermo sono sempre pronte ad accogliere e sostenere le donne che desiderano denunciare abusi o semplicemente avere informazioni su come orientarsi in situazioni difficili. È un appello accorato quello a contattare il numero 112 in caso di pericolo, per sé stesse o per chiunque stia vivendo una situazione di violenza. La lotta contro la violenza di genere richiede un impegno collettivo, non solo di repressione, ma anche di prevenzione. Per questo motivo, i carabinieri si dedicano alla formazione continua del proprio personale, al fine di garantire che le vittime siano accolte con empatia e rispetto. All’interno delle caserme, grazie al supporto dell’associazione Soroptimist, sono state create stanze riservate, ambienti sicuri e protetti, fondamentali per permettere alle donne di formalizzare una denuncia in un contesto di tranquillità e riservatezza.
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