Palazzo Reale inaugura il completamento della Sala Lucio Amelio con le opere della collezione donate dal gallerista al monumemto
Nel giorno in cui, a 44 anni di distanza, in cui si commemorano le vittime del sisma in Irpinia del 23 novembre 1980, la Reggia di Caserta apre straordinariamente il Palazzo reale fino alle ore 23 per una giornata dedicata alla collezione Terrae Motus e al suo creatore Lucio Amelio. In programma visite tematiche dedicate, l’inaugurazione del completamento dell’allestimento della Sala Amelio e, a partire dalle 19, nella Sala degli Incontri d’arte, il direttore della Reggia di Caserta Tiziana Maffei, dialogherà con Margherita Guccione direttore scientifico del Grande Maxxi, Anna Amelio, sorella di Lucio e presidente della Fondazione Amelio, e lo storico dell’arte Renata Caragliano, curatore dei contenuti multimediali.
La Sala Lucio Amelio, situata alla fine del percorso degli Appartamenti reali nelle immediate vicinanze dell’opera iconica «Fate presto» di Andy Warhol, accoglie una proiezione video permanente tratta dal documentario realizzato da Mario Franco per la prima esposizione della collezione Terrae Motus alla Reggia di Caserta nel 1992 (il video integrale è conservato presso gli Archivi Mario Franco di Casa Morra). In quell’anno fu presentata una selezione di 30 opere scelte direttamente da Lucio Amelio e allestite con il contributo di Corrado Teano, Mimmo Scognamiglio e Roberto Manfredi nelle retrostanze settecentesche del Palazzo Reale. L’anno seguente, nel 1993, Lucio Amelio donò con un lascito testamentario alla Reggia di Caserta l’intera collezione, giunta alle 72 opere realizzate da 67 artisti.
Nella sala, che accoglie anche alcuni cimeli di Lucio Amelio, è possibile accedere alla documentazione sulla storia della collezione Terrae Motus. Il lavoro di ricerca si propone di studiare e ricostruire attraverso una raccolta documentaria – in parte proveniente dagli archivi interni della Reggia, ma soprattutto da altri importanti archivi fotografici (Avallone, Ferrara, Jodice, Galleria Lia Rumma, Studio Trisorio) – anche la storia delle mostre della collezione Terrae Motus e dei relativi allestimenti, in alcuni dei luoghi simbolo che l’hanno accolta, prima di arrivare alla Reggia di Caserta: l’ICA/Institute of Contemporary Art di Boston (1983), Villa Campolieto ad Ercolano (1984 e 1986); Grand Palais, Parigi (1987). Dal 2020, in occasione dei 40 anni dal terremoto del 1980, le opere di Terrae Motus sono state inserite nel percorso degli Appartamenti reali della Reggia di Caserta con un nuovo allestimento, che collega idealmente il percorso tradizionale al progetto originario di Lucio Amelio di voler «scuotere» il pensiero critico del pubblico, facendo dialogare gli spazi storici del complesso vanvitelliano con le opere contemporanee dei grandi artisti della collezione come Warhol, Beuys, Rauschenberg, Kiefer, Richter, Fabro, Schifano, Merz, Paolini, Paladino, Vedova, Haring, Long.
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