Il Tribunale di Grosseto ha emesso due sentenze destinate a fare giurisprudenza, almeno secondo le associazioni dei consumatori: il prestito per l’acquisto delle “azioni baciate” delle stesse banche (cioè acquistate tramite finanziamento bancario) – in questo caso Popolare Vicenza, oggi in liquidazione coatta – è nullo e chi è subentrato agli istituti finiti in liquidazione, cioè Intesa Sanpaolo, deve restituirne le rate.
Due ex azionisti grossetani della Banca Popolare di Vicenza si vedranno dunque parzialmente rimborsate le rate del prestito da 6.250 euro contratto per l’acquisto di 100 azioni della banca. «Il Tribunale di Grosseto, infatti, tramite le due sentenze numero 834 e 819 dell’ottobre 2024 della giudice Leone, ha accolto le tesi di Confconsumatori», il comunicato dell’associazione.
L’ipotesi riguardava il caso dei piccoli risparmiatori che hanno pagato a rate – si legge nella nota -, con un prestito erogato da Bpvi (che in Toscana aveva acquisito Cassa Prato), le azioni della stessa banca. È il cosiddetto sistema delle “operazioni baciate”, cioè finanziamenti erogati da una banca a un cliente a tassi di interesse più vantaggiosi a patto che il cliente acquisti azioni della banca stessa. In seguito Intesa Sanpaolo ha acquisito dai commissari liquidatori di Banca Popolare di Vicenza (e Veneto Banca) una parte delle attività e passività e alcuni rapporti giuridici facenti capo alle due banche venete in liquidazione coatta da fine giugno 2017, tra cui rientravano anche le operazioni riguardanti le “azioni baciate”. E per il Tribunale di Grosseto l’immunità concessa all’acquirente delle banche venete, cioè Intesa Sanpaolo (le ha comprate per 1 euro), non trova applicazione per quanto concerne la restituzione delle rate mensili pagate dai 2 grossetani al nuovo soggetto: di conseguenza, dalla data del subentro, luglio 2017, il cessionario delle aziende bancarie che ha introitato le rate mensili deve restituirle. Probabile comunque che Intesa faccia ricorso.
Per il presidente nazionale di Confconsumatori Marco Festelli «si è trattato di una battaglia di civiltà giuridica per scardinare una norma assolutamente ingiusta e che ha posto a carico dei risparmiatori un costo salatissimo. Con la brutale normativa istituita ad hoc per le banche venete si è creato o tentato di creare una disciplina diretta esclusivamente a danneggiare i piccoli azionisti e risparmiatori delle banche fallite», il commento nella nota.
«Questa sentenza sicuramente può offrire nuovi scenari e dare nuove speranze per i risparmiatori azionisti delle Popolari venete che hanno ricevuto già il rimborso del 40% e probabilmente anche per quelli esclusi dal ristoro – osserva Carlo Garofolini, presidente dell’associazione dei consumatori veneziana Adico – perché questa volta viene chiamata in causa la banca subentrante, cioè Intesa Sanpaolo, malgrado le tutele per l’istituto varate dal governo al momento delle liquidazione coatta amministrazione nel 2017. Banca Intesa può fare ricorso ma adesso sicuramente siamo consapevoli che possono aprirsi nuove tutele per i risparmiatori, anche perché gran parte di questi ex azionisti di Popolare Vicenza e Veneto banca sono rimasti clienti di Intesa. Ora approfondiremo la sentenze e valuteremo il da farsi».
RIMBORSI FIR
Confconsumatori segnala nella sua comunicazione l’intenzione di proseguire la sua azione per la tutela dei piccoli risparmiatori delle Popolari liquidate (sono decine di migliaia in tutta Italia, il governo fino a oggi ha rimborsato al 40% gli aventi diritto tramite il Fir con oltre 1,3 miliardi) in ogni sede possibile, anche attraverso la propria rete di sportelli territoriali e il proprio sportello virtuale.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui