Rifinanziamento da 300 milioni per liberarne oltre 120 da utilizzare in progetti di conservazione marina

Bahamas e protezione delle acque turchesi del suo mare. A questo servirà il rifinanziamento del debito estero che le isole a sud della Florida intendono portare a termine per 300 milioni di dollari per liberare oltre 120 milioni di dollari. I soldi saranno usati in progetti di conservazione marina e mitigazione dei cambiamenti climatici.

L’annuncio è arrivato dal governo delle Bahamas dopo la firma dell’accordo con ‘The nature conservancy’, la Banca Interamericana di sviluppo e altri partner finanziari. L’accordo prevede il riacquisto del debito esistente tramite un nuovo prestito con tassi d’interesse ridotti. Si tratta di una mossa che si prevede possa liberare circa 124 milioni di dollari.

Soldi che saranno utilizzati per progetti nei prossimi 15 anni. Inoltre verrà creato un fondo patrimoniale per garantire il finanziamento dei progetti dopo i 15 anni. In totale, le Bahamas detengono circa 5,7 miliardi di dollari di debito estero.

“Questo progetto – dice Shenique Albury-Smith, vicedirettrice delle Bahamas per The nature conservancy all’Associated press – non solo è un sostegno agli obiettivi di biodiversità e clima del Paese ma lo è soprattutto per l’economia e per la sussistenza di molte persone”. Secondo Melissa Garvey, direttrice globale del programma obbligazionario di The nature conservancy, “le Seychelles, il Belize, il Gabon e le Barbados hanno già firmato accordi simili. Insieme, questi accordi proteggono aree di conservazione più grandi del Golfo del Messico“.

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Le Bahamas hanno già una storia di conservazione: oltre il 17% delle acque costiere sono protette, rappresentando oltre 6 milioni di ettari (16 milioni di acri) degli oceani del mondo. Nel 1958 le Bahamas hanno creato il primo parco protetto di terra e mare al mondo a Exuma Cays.

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