“Agrigento sarà, purtroppo, nelle ultime posizioni del rilevamento statistico sulle condizioni di vivibilità, ma è Champions League per quanto riguarda la cultura, perché avete dei fuori classe che il mondo non ha così concentrati, forse senza che ne riusciate a cogliere la straordinaria importanza. Il personaggio di Leonardo Sciascia, nato a Racalmuto, dirà ad un certo punto: io ho risieduto qua prima di nascervi”. Sono le parole del Generale Giuseppe Governale, intervenuto ieri pomeriggio nella Sala Fazello del Museo Archeologico di Agrigento, nell’ambito del quarto appuntamento del ciclo Dialoghi Agrigentini a – Talk nella Valle dei Templi. L’evento, inserito nel programma di promozione collegato ad Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, ha visto dialogare insieme al Generale Governale il giornalista e scrittore Felice Cavallaro. Al centro del Talk il saggio scritto da Governale, “Gli sbirri di Sciascia”, edito da Zolfo. Prima dell’incontro, a cui hanno partecipato le autorità civili e militari, sono intervenuti per i saluti istituzionali, il dirigente responsabile del Museo Griffo, Giuseppe Avenia, il Soprintendente Vincenzo Rinaldi e la dirigente Valentina Caminneci.
Il Generale Governale, nato a Palermo, per tanti anni alla guida di importanti strutture investigative, a cominciare dal Ros e dalla Dia, cultore della letteratura siciliana e profondo conoscitore dell’opera di Leonardo Sciascia, ha conquistato il numeroso pubblico presente in sala con riflessioni sui personaggi investigativi e civili dei romanzi dello scrittore di Racalmuto. Poliziotti, carabinieri, ispettori, ma anche cittadini comuni – come professori e pittori – che si trasformano in acuti detective, incarnando il conflitto tra legalità e arbitrio, tra giustizia e potere. Nel dialogo con Felice Cavallaro, Governale ha offerto uno sguardo analitico su figure iconiche come il Capitano Bellodi de Il giorno della civetta o il professore Laurana di A ciascuno il suo, fino a esplorare l’intreccio di tensioni morali e battaglie personali che caratterizzano le loro storie. Un incontro particolarmente coinvolgente che ha trasportato il pubblico in un affascinante viaggio storico-letterario. Alla fine del Talk il Generale Governale ha firmato le copie del libro a tutti i presenti.
Felice Cavallaro, firma storica del Corriere della Sera e autore di libri come Sciascia, l’eretico e Il coraggio e l’esempio, ha arricchito la conversazione con il suo profondo impegno per la cultura siciliana e il legame con i luoghi di Sciascia, Pirandello e Camilleri.
La manifestazione, realizzata ai sensi dell’articolo 14 della legge regionale 1 del 16 gennaio 2024 con il contributo della Regione Siciliana, è finalizzata alla promozione e organizzazione delle iniziative collegate ad “Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025”, in collaborazione tra il Comune di Agrigento, il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi e la Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Agrigento, quali soggetti attuatori. In particolare il progetto “Dialoghi agrigentini” è curato dalla Soprintendenza.
La partecipazione ai Dialoghi Agrigentini a – Talk nella Valle dei Templi è gratuita e aperta a tutti.
I prossimi appuntamenti della rassegna:
25 novembre, ore 16:30 – Biblioteca Lucchesiana Agrigento
Fausto De Michele dell’Università di Graz (Austria) terrà un intervento su “L’originale caso dei giganti della montagna” di Luigi Pirandello, dove presenterà i risultati delle più recenti ricerche sull’intertestualità del dramma di Pirandello con l’opera di Theodor Storm e gli inevitabili impliciti politici che ne derivano.
10 dicembre, ore 16:30
Daniele Magro e Marco Savatteri discuteranno di “Di alternative un universo”, offrendo una riflessione artistica sulle possibilità dell’universo e sulle connessioni con la società.
11 dicembre, ore 17:00 Stefania Auci dialoga con Felice Cavallaro su “Sicilia, uno sguardo verso il futuro”, affrontando le prospettive della Sicilia e il suo potenziale di innovazione e rinascita, tra tradizione e modernità.
12 dicembre, ore 9:30
Si conclude con “Archeologia Question time. Gli archeologi rispondono agli studenti”, una sessione interattiva rivolta agli studenti, con la partecipazione di Giuseppe Lepore, Vincenzo Baldoni e Luigi Maria Caliò. Un’occasione di dialogo diretto tra i giovani e gli esperti per conoscere meglio il patrimonio archeologico.
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