In un fine settimana con restrizioni ancora più rigide vista la forte crisi idrica che sta interessando la Basilicata, questa mattina a Potenza sono iniziate le distribuzioni di acqua potabile in buste da 5 litri.
La carenza di acqua potabile sta mettendo a dura prova circa 140mila lucani che tra interruzioni idriche e i dubbi riguardo alla nuova immissione delle acque del Basento che inizierà a sgorgare dai rubinetti il prossimo lunedì stanno affrontando una crisi senza precedenti.
Dunque per permettere le operazioni finali di svuotamento delle vasche prima dell’immissione delle acque del fiume sono previste ulteriori restrizioni e l’erogazione idrica, come annunciato dal Comune di Potenza, sarà prevista dalle ore 7.00 alle ore 14.00, ad eccezione del centro storico in cui l’erogazione verrà sospesa già a partire dalle ore 12.00.
Mentre le contrade Trinità Sicilia, Gravina, Cortese e Giarrossa saranno servite con autobotte. Sono inoltre presenti sul territorio 4 serbatoi da cui poter attingere acqua: in via Nazario Sauro nei pressi della tenda della Protezione civile; in via Roma presso la palestra Rocco Mazzola; nel parcheggio delle Ferrovie dello Stato Stazione Santa Maria; in viale V. Verrastro presso il parcheggio della Regione.
La distribuzione delle buste di acqua da 5 litri prosegue invece presso la tenda della Protezione Civile situata nei pressi del Comune – mobility center in via Nazario Sauro.
“Infine – ha sottolineato il sindaco Vincenzo Telesca – comunico che le varie associazioni di volontari, che ringrazio per il lavoro e la vicinanza, riforniranno, su richiesta, con le buste da 5 litri le persone fragili presso le proprie abitazioni. La situazione non è facile ma con la collaborazione di tutti stiamo gestendo l’emergenza idrica confidando nel ritorno alla normalità’, nel più breve tempo possibile”.
Per quanto riguarda invece i campionamenti effettuati nelle acque del fiume Basento arrivano ulteriori risposte dalla Regione.
Alla luce dei campionamenti effettuati “la natura dei contaminanti e i valori di concentrazione rinvenuti nel Basento non configurano rischi sanitari dal punto di vista chimico e microbiologico stante il processo di potabilizzazione effettuato presso l’impianto di Masseria Romaniello, il cui trattamento ha piena efficacia nella rimozione dei fenoli sulla base di una consolidata letteratura scientifica ed esperienza applicativa” ha rilevato Luca Lucentini, direttore del Centro nazionale Sicurezza delle acque dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), secondo cui le acque del Basento “hanno caratteristiche chimico-fisiche e composizione in termini di sali minerali e durezza confrontabili con quelle dell’acqua attualmente in distribuzione, captata dal bacino Camastra”.
Nell’evidenziare “l’adeguatezza delle azioni poste in essere e programmate per la gestione dell’emergenza da parte di Acquedotto lucano e nell’ambito dell’Unità di crisi rispetto agli obiettivi normativi”, il Centro nazionale Sicurezza delle acque dell’Istituto Superiore di Sanità sottolinea che i processi di potabilizzazione da porre in essere “si configurano di per sé idonei a trattamenti di acque di tipologia A3 o anche inferiore”.
Sulla base delle affermazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, a cui la Regione si è rivolta per un’ulteriore forma di garanzia a tutela della salute dei cittadini, il commissario per l’emergenza idrica, Vito Bardi, ribadisce che “l’acqua del Basento è sottoposta a controlli accurati, così come previsto dalle leggi in materia. In una logica di massima prudenza avevamo già dato indicazioni di utilizzare il livello più alto del processo di potabilizzazione per garantire la massima sicurezza ai cittadini. Il nostro unico interesse – aggiunge Bardi – è quello di tutelare la salute della comunità e al contempo mitigare le conseguenze della crisi. Siamo consapevoli del disagio di queste ore che sta colpendo le comunità interessate da ulteriori criticità sopravvenute a causa del notevolissimo consumo idrico, frutto di una comprensibile preoccupazione delle famiglie intente a dotarsi di ulteriori scorte d’acqua. Proprio per lenire questo disagio sono state prese iniziative straordinarie, in qualche circostanza, utilizzando autobotti e distribuendo buste d’acqua. Rassicuro la comunità sul massimo rigore in tutte le procedure attivate. Riusciremo a superare la crisi mettendoci alle spalle i sacrifici e le difficoltà”.
In conclusione, l’immissione in rete dell’acqua avverrà soltanto dopo che l’Asp, analizzati i dati dei campionamenti pronti nella giornata di domani, darà l’autorizzazione.
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