Nella foto: Francesca Gerosa [
Juliet Astafan_Archivio Ufficio Stampa PAT]
Per perseguire queste finalità sono state adottate numerose modifiche ai criteri che si possono riassumere in quattro direzioni di lavoro.
La prima direzione intrapresa, trasversale a tutta la normativa, è l’eliminazione del limite di età (attualmente fissato a 25 anni) per l’accesso ai contributi da parte di persone e atleti con disabilità. Un’attenzione allo sport come straordinario strumento di mitigazione e ripartenza sia individuale che sociale, anche per coloro ad esempio che si trovano ad affrontare la disabilità in età adulta come conseguenza di malattie, infortuni o incidenti. Per questo si è pensato di agire sulla leva dell’incremento della misura e/o dell’entità massima del contributo in tutti gli strumenti della legge che prevedono il sostegno a iniziative rivolte a persone o atleti con disabilità o fragilità.
Una seconda linea di lavoro riguarda gli strumenti di finanziamento che si sostanziano nella progettualità: promozione; talenti sportivi; sport di cittadinanza per tutti.
Per superare la sovrapposizione con il finanziamento concesso per l’attività dilettantistica, si è deciso di introdurre il limite di età di 14 anni (dai precedenti 18 anni) nei progetti di promozione sportiva, favorendo però con una maggiorazione di contributo introdotta, la promozione dedicata ad almeno tre discipline (multisport). La misura del contributo poi è ulteriormente innalzata per la promozione legata alla parità di genere, alla coesione sociale e alla disabilità al fine di incentivare la presentazione di progettualità finora mancanti.
Inoltre, in collegamento con i Giochi 2026 e i Giochi giovanili 2028, un incentivo addizionale è concesso qualora le campagne di promozione prevedano il coinvolgimento attivo di testimonial olimpici in azioni volte all’apprendimento, messa in pratica e diffusione dei valori olimpici e paralimpici.
La terza linea di lavoro riguarda il forte ridimensionamento della procedura automatica che attualmente consente la presentazione delle domande di contributo a iniziative concluse. Questo per contrastare l’incertezza provocata dall’attuale normativa e favorire la programmazione di bilancio delle risorse con cui rispondere alle richieste.
Una quarta direzione operativa ha riguardato l’eliminazione della graduatoria per gli strumenti a basso o nullo contenuto progettuale. Considerata la tipologia è stato infatti ritenuto più funzionale ed equo il finanziamento di tutte le domande, eventualmente proporzionando le risorse disponibili tra tutti i beneficiari.
Impianti sportivi
Capitolo a sé merita la revisione dei criteri per il finanziamento della costruzione, ristrutturazione, ampliamento e miglioramento delle strutture sportive di carattere locale.
In termini generali è stato precisato che possono beneficiare degli interventi tutti gli impianti sportivi con esclusione di quelli di particolare rilievo individuati dalla Giunta provinciale ai sensi dell’articolo 31 della legge (che riguarda cioè gli impianti di particolare rilevanza).
Tenuto conto dell’andamento crescente del dimensionamento economico dei progetti presentati negli ultimi anni, la spesa massima ammissibile è stata elevata da 500.000 euro, oneri esclusi, a 1 milione di euro, oneri inclusi e sono stati rivisti i limiti di spese tecniche e imprevisti. È stato inoltre introdotto il riconoscimento delle spese per la procedura di aggiudicazione dei lavori. Così il limite massimo del finanziamento concedibile è stato elevato da 457.500 euro a 500.000 euro.
Sono state infine apportate alcune modifiche all’insegna della semplificazione dell’iter di domanda.
Presentazione delle domande dal primo gennaio 2025
Le domande sui nuovi criteri in via straordinaria si aprono dal primo gennaio fino al 31 gennaio 2025, mentre per gli impianti fino al 28 febbraio. Gli uffici stanno predisponendo la nuova modulistica che a breve sarà approvata e pubblicata e che si organizzeranno momenti di incontro sul territorio con le associazioni sportive per presentare le nuove misure.
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