Vento contrario per la finanza alternativa nel 2024. In contrazione le forme di credito che sfidano il tradizionale paradigma bancario, complici i tassi d’interesse ancora alti e lo scenario geopolitico incerto. Ma c’è uno spiraglio di ottimismo per il prossimo futuro?
La contrazione del Mercato
Gli effetti delle strette condizioni creditizie si fanno sentire su tutto il mondo del credito non bancario. Nel 2023 e nel primo semestre del 2024, gli effetti sono evidenti: il settore dei minibond, ad esempio, che vede nei primi mesi di quest’anno collocamenti effettuati esclusivamente da piccole e medie imprese, vede crollare del 33% il controvalore, rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente (Fonte: La finanza alternativa per le PMI in Italia, Politecnico di Milano).
Non tanto meglio se la passano gli altri specialisti dell’Alt-Finance: anche Private Equity e Venture Capital presentano una prima metà dell’anno abbastanza accidentata, pur con valori relativamente in linea con quelli dell’ultimo periodo. Quanto al crowdfunding, nonostante le recenti innovazioni normative, registra una raccolta in riduzione del 17%, con il solo immobiliare a innalzare in parte i valori.
PMI a secco
La porzione del tessuto imprenditoriale che più sconta questa contrazione è quella delle piccole e medie imprese italiane, che riscontrano difficoltà sempre maggiori a ottenere finanziamenti da parte degli istituti di credito. Come osserva l’indagine sul credito bancario nell’Eurozona pubblicata a ottobre dalla Banca d’Italia, «la domanda di credito da parte delle imprese, in calo da inizio 2023, è ulteriormente diminuita, seppure in misura lieve, riflettendo il maggior ricorso all’autofinanziamento e ad altre fonti di finanziamento alternative».
Ma anche con questi supporti, il quadro resta piuttosto grigio per le imprese di dimensioni più ridotte. «Per le micro e piccole, lo stock creditizio è sceso in un decennio prima del 2019 del 40% in termini reali. Poi, dopo una tregua determinata dal Covid-19 e dalle garanzie accordate, si torna oggi a calare» ha detto Roberto Nicastro, Presidente di Banca AideXa, in occasione dell’Alt-Finance Day tenutosi nella sede della Camera di Commercio di Milano, Monza, Brianza e Lodi.
Un cambio di scenario
Ma le condizioni di Mercato, in particolare lo shift nei tassi d’interesse, aprono uno spiraglio per previsioni più incoraggianti. Con l’allentamento della politica monetaria, l’accesso al credito potrebbe tornare ad aprirsi, favorendo anche soluzioni alternative a quelle bancarie.
Al tempo stesso, l’ampliamento dell’offerta di credito potrebbe favorire altrettanto decisamente il mondo imprenditoriale. Nuovi sviluppi riguardo al Mercato dei capitali potrebbero arrivare dall’istituzione del “fondo di fondi” lanciato da Cassa Depositi e Prestiti, che potrebbe dare nuovo afflato al mondo delle PMI quotate. Nel medio-lungo termine, lo sviluppo di alternative come quelle aperte dal mondo Blockchain e dalla tokenizzazione potrebbe contribuire a disintermediare ulteriormente l’accesso ai capitali delle aziende, aggirando il tradizionale canale bancario. In tal senso, le recenti regolamentazioni europee introdotte nel settore sembrano lanciare un segnale incoraggiante nel senso di una normalizzazione di questo tipo di segmento.
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