Il settore del turismo in Italia sta assistendo a un notevole cambiamento dal 3 settembre 2024, quando è diventata operativa la Banca Dati delle Strutture Ricettive . Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il nuovo sistema ha subito attratto l’attenzione delle strutture ricettive del territorio nazionale. È emerso che più di tre strutture su cinque hanno già ottenuto il Codice Identificativo Nazionale , evidenziando un’adesione significativa nel giro di pochi mesi. Questo aggiornamento dimostra l’efficacia della normativa vigente e il lavoro svolto in sinergia con le Regioni e le Province Autonome.
Lo stato attuale delle strutture ricettive
Attualmente, la BDSR conta circa 567.000 strutture ricettive registrate, di cui 340.623 hanno richiesto e ottenuto il CIN. Questo dato si traduce in un tasso di conformità del 60%, un risultato ragguardevole considerando che il sistema è attivo da solo due mesi e mezzo. I numeri rappresentano un chiaro segnale di come le strutture turistiche stiano rapidamente adeguandosi alle nuove normative, cercando di garantire migliori servizi ai loro clienti.
Il processo per ottenere il CIN è stato semplificato, consentendo a chi gestisce le strutture di completarlo facilmente. L’accesso avviene tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica , riducendo così i tempi e le complessità burocratiche. La rapidità dell’operazione è una delle chiavi del successo di questa nuova disposizione normativa, permettendo a molti gestori di mettersi in regola senza incorrere in difficoltà.
Assistenza ministeriale e proroga per la regolarizzazione
Il Ministero del Turismo è a disposizione degli utenti per fornire supporto e chiarimenti sul procedimento di richiesta del CIN. È stato attivato un servizio di assistenza che facilita il raccordo tra le strutture e le amministrazioni competenti. Questa iniziativa riflette l’impegno del Ministero nel garantire che tutti gli operatori del settore possano adempiere agli obblighi previsti dalla normativa.
In un’ottica di maggiore inclusione e per assicurare un regolare funzionamento del sistema di interoperabilità tra le varie banche dati, il Ministero ha prorogato il termine per il conseguimento del CIN al 1° gennaio 2025. Questa decisione mira a uniformare il trattamento per tutti gli utenti e a scongiurare eventuali penalizzazioni per coloro che non riescono a registrarsi in tempo.
Contemporaneamente, il Ministero si sta attivando per contattare le strutture che non hanno ancora ottenuto il CIN, avvisandole delle possibili sanzioni a partire dalla nuova scadenza. Tale intervento rappresenta un segnale chiaro dell’attenzione del Governo verso il corretto rispetto delle normative da parte degli operatori del settore.
Trasparenza e nuovi strumenti in arrivo
La Banca Dati delle Strutture Ricettive non solo offre un quadro aggiornato delle strutture turistiche, ma garantisce anche la trasparenza dei dati attraverso un’apposita piattaforma disponibile sul sito del Ministero. Questa risorsa permette a chiunque di monitorare in tempo reale l’andamento delle registrazioni al CIN, costituendo un punto di riferimento ufficiale per il settore.
In aggiunta, è stata introdotta una procedura automatica di assegnazione del CIN che sarà attivata in caso di inattività da parte della Pubblica Amministrazione. Dopo la segnalazione di malfunzionamenti, gli utenti potranno ricevere il CIN automaticamente dopo trenta giorni. Questo meccanismo è stato pensato per snellire ulteriormente il processo e per ridurre i tempi di attesa, assicurando così che le strutture ricettive siano sempre allineate alla normativa vigente.
Resta dunque alta l’attenzione sul settore turistico e sull’importanza di garantire standard di qualità e sicurezza, facilitando nel contempo l’ingresso delle strutture nel nuovo sistema regolamentato.
Ultimo aggiornamento il 20 Novembre 2024 da Sara Gatti
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