Ferrara Non si registrano i numeri di certi quartieri di Milano, dove l’aumento del costo medio a metro quadro per gli affitti ha superato il 20% nel giro di due anni, ma anche Ferrara è una delle città universitarie italiane dove prendere un immobile in affitto è diventato più caro oggi rispetto al 2022. E se si allarga lo sguardo, in otto anni la crescita è stata altissima: +43%.
Secondo un’analisi condotta da Century 21 Italia, la branca italiana del colosso americano del real estate, insieme a Wikicasa, portale dove inserire annuncia di compravendita o affitto di immobili, nella città estense il canone medio calcolato a metro quadrato è cresciuto del 5% tra gennaio del 2022 e settembre di quest’anno, l’ultimo preso in considerazione. In termini più concreti, si è passati da 8,56 euro del gennaio 2022 a 9 euro tondi del settembre scorso. Parliamo dunque di quasi un euro e mezzo di differenza a metro quadrato. Secondo i dati dello studio, il mese più caro in assoluto è stato quello di giugno 2024, con un prezzo medio a metro quadro di 9,50 euro.
Lo studio prende in considerazione i prezzi di affitto, dal 2022 a oggi, di 24 città riconosciute come principali poli universitari, tra le quali c’è appunto Ferrara. «Anche nelle città universitarie, il mercato degli affitti ha risentito del boom degli affitti brevi, in un Paese da sempre legato al turismo come il nostro. Oggi, un proprietario di casa che vuole generare una rendita mettendo l’immobile sul mercato degli affitti, si trova a scegliere tra l’affitto a lungo termine, soluzione particolarmente vincolante sul medio termine, o lo short rent, alternativa particolarmente flessibile e che elimina ogni potenziale rischio di morosità – dicono Marco Tilesi, ceo e founder di Century 21 Italia, e Mattia Colantuoni di Wikicasa – Poiché lo short rent negli ultimi anni ha registrato un grande aumento, lo stock di immobili in affitto si è sistematicamente ridotto. È quindi sempre più difficile per gli studenti fuori sede vivere nel quartiere in cui si trova l’università. Per questo motivo, si registra un rinnovato interesse verso zone secondarie, ben collegate con l’università, dove si osserva un aumento dei canoni di locazione e dei prezzi medi di vendita considerevole».
Sono dati che servono ad avere un quadro della situazione, più che a misurare con precisione l’andamento del mercato. Anche perché se si prende in considerazione un’altra base dati, questa offerta dallo strumento automatico di Immobiliare.it, tra i maggiori portali per la compravendita e la locazione di immobili, i numeri sono diversi, ma vanno nella stessa direzione, quella di certificare un maggiore costo da sostenere per chi intende affittare casa in città.
Proprio con lo strumento di Immobiliare.it si può avere contezza del percorso che il mercato degli affitti ha seguito a Ferrara a partire da luglio 2016 fino a ottobre di quest’anno, con la costante crescita del prezzo medio a metro quadro per poter prendere in affitto un immobile nella città estense, passato dai 7,30 euro richiesti a luglio 2016 ai 10 euro richiesti nel mese di ottobre da poco trascorso: +43%. Stando a questi dati, in questi poco più di otto anni vi sono stati un picco minimo nel dicembre del 2016 (7,10 euro a metro quadro) e uno massimo quest’anno (10,31 euro). Tra ottobre 2023 e ottobre 2024, la crescita registrata è stata del 7,77%.
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