Il requisito per accedere al bonus è ora limitato esclusivamente alla presenza di almeno un figlio a carico, senza necessità di includere un partner tra i beneficiari. Tale modifica ha, di fatto, quadruplicato il numero dei potenziali destinatari. Tuttavia, l’emendamento dispone che ogni nucleo familiare potrà ricevere un solo bonus: ciò significa che le famiglie con entrambi i genitori lavoratori subordinati riceveranno, al massimo, 100 euro complessivi.
Attraverso l’emendamento al decreto fiscale, l’esecutivo ha introdotto modifiche significative al cosiddetto Bonus Natale, una misura legata alle tredicesime dei lavoratori dipendenti. Due cambiamenti principali hanno ridefinito i criteri di accesso al beneficio, aumentando il numero di destinatari da un milione a 4,6 milioni.
Nello specifico, le modifiche includono:
Queste nuove disposizioni si aggiungono a quelle già previste dalla norma originaria, inclusi i requisiti legati al reddito. Per ottenere il bonus, è necessario avere un ISEE inferiore a 28.000 euro e un reddito annuo non inferiore a 8.500 euro. Essendo un bonus di natura fiscale, i richiedenti devono obbligatoriamente essere soggetti al pagamento dell’IRPEF.
Per coprire l’estensione della misura, il governo ha incrementato il fondo iniziale di 100 milioni di euro, stanziando ulteriori 235 milioni. Questo intervento consente di estendere il diritto al Bonus Natale a 4,6 milioni di lavoratori, sebbene i tempi per presentare la domanda siano particolarmente ristretti.
Il Bonus Natale sarà calcolato sulla base della tredicesima, con una quota proporzionale ai mesi di lavoro svolti nell’anno. Il massimo importo ottenibile è pari a 100 euro netti; ad esempio, se il rapporto di lavoro è iniziato a luglio, il bonus sarà ridotto a 50 euro. Questa logica spiega perché, nonostante il numero elevato di beneficiari, il governo abbia destinato solo 335 milioni di euro complessivi al fondo.
L’accesso al Bonus Natale richiede due passaggi fondamentali: la presentazione della domanda al datore di lavoro e un’autocertificazione che confermi il possesso dei requisiti previsti. Tuttavia, le tempistiche sono estremamente strette. Sebbene il nuovo decreto sia ancora in fase di approvazione, le scadenze rimangono quelle fissate dal decreto Omnibus: il termine ultimo per presentare l’autocertificazione scade il 22 novembre, ovvero tra soli tre giorni.
Il modulo di autocertificazione deve essere consegnato al datore di lavoro, il quale provvederà ad accreditare il bonus direttamente nella tredicesima del dipendente. Successivamente, l’azienda riceverà un rimborso fiscale dallo Stato sotto forma di detrazione delle imposte dovute sul reddito del lavoratore.
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