La procura generale della Cassazione ha chiesto la conferma delle condanne per tre imputati, all’epoca dei fatti minorenni, ritenuti responsabili di aver partecipato al lancio di una bici elettrica dalla balaustra dei Murazzi a Torino nella notte tra il 20 e 21 gennaio 2023 in cui è rimasto gravemente ferito Mauro Glorioso che si trovava di sotto. Iscritto a medicina, quella sera era con i suoi amici in attesa di entrare nella discoteca The Beach e in seguito a quel fatto è rimasto tetraplegico.
In appello, nel marzo scorso, per i tre, tutti detenuti, è stata confermata la sentenza di primo grado, in abbreviato, con pene a 9 anni e 9 mesi, 9 anni e 4 mesi, 6 anni e 8 mesi. A proporre ricorso in Cassazione sono state le difese degli imputati che contestano, a seconda delle posizioni, la valutazione sulla rappresentazione del dolo, il concorso morale, l’imputabilità, la mancata concessione delle attenuanti, il trattamento sanzionatorio, il mancato accesso alla giustizia riparativa. Ricorsi che per la procura generale devono essere rigettati. “Le due pronunce si saldano, sono una perfetta doppia conforme – ha sottolineato il sostituto procuratore Marco Dall’Olio nella sua requisitoria davanti ai supremi giudici della prima sezione penale – .Parliamo di un fatto di assoluta gravità direttamente proporzionale alla insensatezza assoluta della condotta”. “Senza preoccupazione” gli imputati “scelgono una bici pesante, di circa 23 kg, lanciandola da oltre 10 metri su una folla di persone, con una consapevolezza del loro gesto. Una condotta – ha evidenziato il pg della Cassazione – univoca. Solo un miracolo ha evitato che il danno rilevantissimo fosse ancora peggiore con un esito mortale. Parliamo di giovani che scappano dopo i fatti, dalle chat tra gli imputati nei giorni successivi agli eventi non emergono manifestazioni di rammarico. Le sentenze in oggetto – ha detto concludendo – non presentano vizi”.
Per gli stessi fatti è stato condannato in abbreviato a 10 anni e 8 mesi per tentato omicidio Victor Ulinici, già maggiorenne. Per lui, dopo il ricorso della procura generale per via delle attenuanti generiche concesse con la sentenza, la Cassazione nelle scorse settimane ha disposto un nuovo giudizio. Mentre un’altra ragazza maggiorenne ha scelto il rito ordinario e il suo processo è in corso. La sentenza della Cassazione per i tre imputati, all’epoca minorenni, è attesa in giornata.
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