Ieri mattina, presso l’Aula Magna del Centro Servizi Didattici della Facoltà di Medicina e Chirurgia, l’Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore) ha ufficialmente aperto l’Anno Accademico 2024/2025. La cerimonia, presieduta dal Magnifico Rettore Carlo Adolfo Porro, ha visto la partecipazione di illustri ospiti, tra cui il Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, che ha tenuto una lectio magistralis.
Verso gli 850 anni di storia
Nel suo discorso, il Rettore ha ricordato le radici storiche di Unimore, fondata nel 1175 con il giurista Pillio da Medicina, e il percorso che l’ha resa un centro di eccellenza. Il focus è stato posto sulle sfide del presente, con attenzione alla sostenibilità, inclusione e al ruolo dell’Ateneo come motore di sviluppo culturale, sociale ed economico per il territorio.
“Unimore nasce nel 1175 con il trasferimento a Modena del giurista Pillio da Medicina e si sviluppa attorno al diritto romano, che rappresentava all’epoca la frontiera del sapere,” ha spiegato il Rettore. Da quelle radici, l’Ateneo ha attraversato secoli di trasformazioni, diventando un centro di eccellenza per la didattica e la ricerca, profondamente integrato con il suo territorio e aperto al mondo.
Numeri in crescita e impegno per l’inclusione
Unimore conta oggi oltre 31.500 membri, tra studenti e personale, con una significativa presenza femminile (53%). Il Rettore ha evidenziato i progressi in termini di parità di genere, con un aumento delle donne in posizioni apicali:
- Docenti ordinarie: dal 27,5% al 30%;
- Dirigenti: dal 29% al 55%;
- Ricercatrici in Tenure Track: dal 38% al 45%.
Dal 2019, il personale docente e ricercatore è cresciuto del 13%, quello tecnico-amministrativo del 10%, e i collaboratori linguistici del 29%.
Innovazione nella didattica: EduNext e nuovi corsi
Unimore si pone all’avanguardia con il progetto EduNext, capofila dei Digital Education Hub nazionali per migliorare la formazione digitale e istituire un Teaching and Learning Center. Inoltre, sono stati attivati nuovi corsi di laurea:
- Chimica Verde e Sostenibile (Mantova);
- Scienze Infermieristiche e Ostetriche (Modena);
- Bioingegneria per l’Innovazione in Medicina (Modena).
Questi percorsi formativi rispondono alle esigenze di un mercato del lavoro in evoluzione.
Internazionalizzazione e sostenibilità: il progetto Unigreen
Il progetto Unigreen, parte dell’Alleanza Europea per la Sostenibilità, include un dottorato congiunto in Scienze Agro-alimentari con altri quattro atenei europei, consolidando la leadership di Unimore nella cooperazione internazionale.
“Abbiamo istituito un dottorato di ricerca congiunto in Scienze agro-alimentari con altri quattro Atenei europei, coordinato da Unimore,” ha spiegato il Magnifico Rettore. Un ulteriore esempio virtuoso di collaborazione transnazionale, volto a formare una nuova generazione di ricercatori in settori chiave per il futuro del pianeta.
Ricerca e investimenti infrastrutturali
Unimore ha incrementato le risorse per la ricerca del 125% rispetto al 2019, partecipando attivamente ai progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Sul fronte infrastrutturale, il piano “Unimore Campus Upgrade” prevede investimenti per oltre 70 milioni di euro per riqualificare spazi didattici, di ricerca e residenziali, con un focus sulla sostenibilità ambientale.
L’appello del Rettore
Il Rettore ha chiuso il suo intervento con un appello alle istituzioni: “L’università pubblica deve essere considerata un partner imprescindibile per il presente e il futuro del Paese”, sottolineando la necessità di un dialogo stabile per il rafforzamento del sistema sanitario universitario e delle facoltà mediche.
Con l’inaugurazione di oggi, Unimore conferma il suo ruolo centrale nella formazione, nella ricerca e nel contributo allo sviluppo del territorio, ponendosi come punto di riferimento nazionale e internazionale.
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