Nuova viabilità, con due nuove rotonde per ridisegnare il flusso degli spostamenti e rimodulare il traffico, e una nuova struttura commerciale. A Brugherio, lungo viale Lombardia, potrebbe presto aprire un nuovo punto vendita. E il marchio che punterà sulla città potrebbe essere Iperal. Il condizionale è d’obbligo perchè al momento non è apparsa ancora nessuna insegna. Anzi è ancora tutto da costruire, da realizzare e in parte da progettare.
L’azienda della grande distribuzione organizzata che recentemente ha inaugurato il suo nuovo centro di produzione del fresco in Brianza, a Giussano, stando a quanto appreso da MonzaToday, dovrebbe arrivare anche a Brugherio, al confine con Cologno Monzese, in zona Moncucco.
“Si tratta di un’opera più ampia che rientra in un progetto di riqualificazione di tutto viale Lombardia” ha spiegato il sindaco di Brugherio, Roberto Assi. “Un’opera monumentale che sicuramente lascerà il segno per la cui realizzazione prevediamo circa sei o sette mesi di lavori”. Il riferimento è agli interventi di sistemazione viabilistica connessi che, insieme all’inserimento della media struttura di vendita, trasformeranno il volto dell’area. Da Iperal al momento non hanno fornito informazioni in merito al futuro insediamento in città, senza confermare o smentire la prossima apertura che è però trapelata. Ma il progetto di una struttura media di vendita – senza ulteriori specifiche al momento – figura nella proposta di variante al piano di intervento del Bettolino, la zona che si trova tra viale Lombardia, via Marsala e via Garibaldi, verso il confine con Cologno.
Nel Programma Integrato di Intervento (PII) Bettolino– Moncucco – Guzzina, nella proposta di attuazione in variante al PGT datato 2021 si faceva riferimento all’ipotesi di “completamento della valenza di spazio pubblico dell’asse di viale Lombardia, con la storica vocazione di vetrina, collocando ivi una media struttura di vendita”.
Nelle previsioni insieme a un edificio da costruire ex novo ci sarebbe anche una porzione di parcheggi interrati. Un intervento che per il comune si tradurrebbe in circa 10 milioni di euro di oneri di urbanizzazione e di complessa gestione per l’interferenza tra competenze di enti, tra cui anche la Soprintendenza per Moncucco, e di servizi e sottoservizi per le reti di gas e acqua sottostanti.
La nuova viabilità
Nella convenzione del progetto relativo alla variante urbanistica sono previste tre rotonde. “Per rispondere alle esigenze di sicurezza stradale, come di miglioramento della vivibilità urbana, si anticipa la realizzazione delle sistemazioni viabilistiche previste dal PGT / PGTU, con le due rotonde di riferimento (nodo Moncucco e nodo Kennedy). In particolare, la rotonda di Moncucco smisterà l’intersezione di due assi primari della viabilità urbana, costituiti dalla direttrice Milano – Vimercate (S.P. 3 per Imbersago) di viale Lombardia e la direttrice Sesto San Giovanni – Brugherio – Carugate (S.P. 209 e 208) di via San Maurizio al Lambro, via Marsala, via dei Mille” si legge nei documenti già anni fa in merito al progetto.
Le nuove rotonde in arrivo
La grande rivoluzione sarà all’altezza con Moncucco. All’intersezione tra viale Lombardia, via San Maurizio al Lambro e via Marsala al posto dell’incrocio regolamentato con semafori verrà realizzata una rotatoria lungo l’asse di scorrimento verso Cologno e verso Monza.”Nel progetto c’è l’ampliamento della piazzetta davanti alla chiesa” ha precisato il primo cittadino Assi. Non si tratta della sola rotonda prevista: un’altra rotatoria dovrebbe essere realizzata in via Garibaldi, con sbocco su viale Lombardia per ridisegnare la viabilità interna del nuovo quartiere residenziale sorto nell’area. E una terza rotatoria poi andrà a sostituire l’intersezione semaforica all’altezza del centro commerciale Kennedy, in via Marsala.
“Sarà necessario un grande lavoro per la preparazione della viabilità alternativa” ha spiegato il sindaco. “I lavori potrebbero essere pianificati a cavallo dell’estate perchè sarà necessario per un periodo bloccare il tratto di viale Lombardia con inevitabili disagi” ha precisato. Un intervento che si preannuncia d’impatto e che non partirà a breve – potrebbero servire ancora un paio d’anni – perchè il lavoro da fare ancora è tanto.
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