La scelta tra lasciare il TFR in azienda o destinarlo a un fondo pensione può avere conseguenze significative sul futuro economico. Con il ritorno del meccanismo del silenzio-assenso, previsto in alcuni emendamenti alla Manovra di Bilancio, è fondamentale comprendere i pro e i contro di ciascuna opzione per prendere una decisione consapevole.
TFR: una scelta cruciale per il futuro
Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) rappresenta una liquidazione che il lavoratore matura durante il rapporto di lavoro. Ogni dipendente ha la possibilità di lasciarlo in azienda oppure di destinarlo a un fondo pensione, creando una riserva aggiuntiva per la propria pensione futura.
Con l’introduzione del meccanismo di silenzio-assenso, attualmente in discussione come emendamento alla Manovra di Bilancio 2024, la scelta di destinazione potrebbe essere automatizzata in favore della previdenza complementare. Questo sistema mira a spingere un maggior numero di lavoratori verso i fondi pensione. Ma cosa significa realmente e quali sono le implicazioni?
Silenzio-assenso: cosa cambia?
Come funziona il silenzio-assenso?
Se approvato, il meccanismo di silenzio-assenso stabilirà che, entro un determinato periodo (ad esempio, da aprile a settembre 2025), chi non esprimerà una scelta esplicita sul proprio TFR vedrà automaticamente destinato il proprio trattamento di fine rapporto a un fondo pensione negoziale o a quello con il maggior numero di adesioni in azienda.
Cosa comporta questa modifica?
- Irreversibilità: Una volta conferito il TFR al fondo pensione, non sarà più possibile riportarlo in azienda.
- Spinta verso la previdenza complementare: Il governo mira a garantire ai lavoratori, in particolare ai giovani, una pensione futura più consistente rispetto a quella erogata dal sistema pubblico.
- Impatti sul datore di lavoro: Per le aziende, il trasferimento del TFR potrebbe rappresentare una riduzione di liquidità, poiché queste somme non resteranno accantonate internamente.
Fondo pensione o azienda: pro e contro
Lasciare il TFR in azienda
- Pro:
- Liquidità immediata: Il TFR rimane a disposizione del lavoratore in caso di cessazione del rapporto di lavoro.
- Rendimento garantito: Il TFR in azienda è rivalutato annualmente sulla base di un tasso fisso (1,5%) più il 75% dell’inflazione.
- Contro:
- Rendimenti più bassi: Storicamente, i rendimenti del TFR lasciato in azienda sono inferiori rispetto a quelli offerti da molti fondi pensione.
Conferire il TFR ai fondi pensione
- Pro:
- Rendimenti potenzialmente più alti: I fondi pensione offrono linee di investimento diversificate, con rendimenti medi annui che possono superare il 4% su orizzonti lunghi.
- Benefici fiscali: I contributi al fondo pensione sono deducibili fino a 5.164,57 euro all’anno, e il TFR versato è tassato con un’aliquota agevolata.
- Pensione più alta: L’accumulo nel fondo pensione può compensare le lacune del sistema pubblico, soprattutto per i giovani.
- Contro:
- Rischio di mercato: I rendimenti non sono garantiti e dipendono dall’andamento degli investimenti.
- Vincolo sulle somme: Una volta conferito, il TFR non è più liquidabile fino al momento della pensione, salvo alcune eccezioni.
Previdenza integrativa: un’opportunità da valutare
Secondo l’Autorità di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP), nel decennio 2014-2023, i fondi pensione azionari hanno registrato un rendimento medio annuo del 4,5%, nettamente superiore a quello del TFR in azienda. Tuttavia, la scelta dipende dal profilo del lavoratore:
- Giovani lavoratori: Per chi ha davanti molti anni di carriera, la previdenza complementare è una soluzione vantaggiosa per integrare una pensione pubblica che si prospetta sempre più ridotta.
- Lavoratori vicini alla pensione: In questo caso, il TFR in azienda potrebbe essere una scelta più prudente per garantire liquidità a breve termine.
Cosa conviene davvero?
Non esiste una risposta unica: la scelta dipende dalle tue priorità, dal tuo profilo di rischio e dalla fase lavorativa in cui ti trovi. Se cerchi stabilità e liquidità immediata, potresti preferire lasciare il TFR in azienda. Se, invece, desideri un investimento a lungo termine con benefici fiscali, i fondi pensione sono una scelta interessante.
Con l’introduzione del silenzio-assenso, è ancora più importante essere informati e fare una scelta consapevole. Non lasciare che la decisione venga presa per te: analizza le opzioni e scegli in base ai tuoi obiettivi.
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