La Legge Speciale per Venezia, fondamentale per la tutela e lo sviluppo del territorio lagunare, rischia di essere definitivamente dimenticata dal Governo Meloni. A denunciare la situazione è la capogruppo del Movimento 5 Stelle, Erika Baldin, che in una conferenza stampa a Palazzo Ferro Fini ha espresso preoccupazione per l’assenza di fondi e per l’inammissibilità dell’emendamento proposto dal M5S, che chiedeva un finanziamento urgente di 150 milioni di euro per Venezia e la gronda lagunare.
Baldin ha sottolineato come questa scelta politica abbia messo in luce una preoccupante volontà di disinteressarsi delle necessità della città e dei suoi territori limitrofi. “La Legge Speciale per Venezia è una normativa statale fondamentale per la sopravvivenza del nostro patrimonio unico. Eppure, il Governo Meloni è stato il primo a non rifinanziarla, con conseguenze gravissime per i Comuni della laguna e per l’intera regione”, ha dichiarato la politica.
Erika Baldin ha ricordato che il rifinanziamento della Legge Speciale era stato sollecitato già un anno fa tramite un ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio regionale, ma che purtroppo non ha trovato riscontro a livello nazionale. Una situazione che, secondo la capogruppo, testimonia la scarsa attenzione da parte dell’Esecutivo regionale, che “a parole si fa portavoce di un’autonomia locale, ma a Roma non riesce a difendere gli interessi del nostro territorio”.
Il mancato rifinanziamento dei fondi per la Legge Speciale per Venezia rappresenta, secondo Baldin, anche il fallimento della maggioranza di Governo nel portare avanti le istanze del territorio. “Se non si interviene urgentemente, il rischio è che la laguna e le comunità locali vengano messe in ginocchio”, ha aggiunto.
Anche altre figure del Movimento 5 Stelle, come la consigliera comunale veneziana Sara Visman, hanno ricordato come nel 2020 il Consiglio comunale avesse votato una mozione trasversale per chiedere il rifinanziamento della Legge Speciale, ma senza ottenere risposte concrete.
L’onorevole Enrico Cappelletti ha poi espresso forte disappunto per l’inammissibilità dell’emendamento, definendo tale decisione uno “schiaffo alla città e alla sua laguna”. Durante la conferenza, Baldin ha anche ripercorso la storia della Legge Speciale, nata nel 1973 dopo l’alluvione che colpì gravemente Venezia e la sua laguna. Nonostante i cospicui finanziamenti ricevuti nei decenni successivi, a partire dal 2008 la situazione è peggiorata, con il Veneto e i suoi Comuni che non ricevono più fondi adeguati per affrontare le sfide ambientali e climatiche.
“Nel 2024 Venezia non riceverà più nulla. Questo è il risultato di un progressivo e inaccettabile calo di finanziamenti che va avanti da anni”, ha concluso Baldin, chiedendo un’immediata inversione di rotta per salvaguardare il futuro di Venezia e delle sue comunità.
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